Aggiornato il Novembre 2, 2012 da Il Guru dei Film
Un cartello di narco-trafficanti messicani vuole però subentrare nel loro business, i due amici vengono contattati da alcuni emissari ma l’accordo non sembra riuscire, la situazione precipita quando lo spietato Lado e i suoi uomini decidono di usare le maniere forti per convincerli.
Oliver Stone ritorna sui passi action-pulp di alcune delle sue opere più apprezzate negli anni 90, “Assassini nati” e “U-Turn”, il regista appare più controllato nel gestire il genere, se ne riconosce lo stile, non eccede in esagerazioni visive e di montaggio, non abusa di colonne sonore martellanti. Insomma Stone firma il suo film migliore da diversi anni, l’unico torto è quello di rappresentare un immaginario inflazionato, a volte sembra di stare davvero ancora negli anni 90, ma “Le belve” mantiene quello che promette e, dato non secondario, può vantare un cast invidiabile e in piena forma. A dare un’ulteriore patina “datata” è il motivo del contendere, lo smercio di Marjuana, presente in alcuni passaggi “stonati” e lisergici che sembrano sbucare da “The Doors”, altra opera cruciale del regista.
La pellicola è tratta dal libro omonimo, uscito nel 2010, dello scrittore di polizieschi Don Winslow, la storia è semplice, secca e violenta, un divertente spaccato di personaggi persi a inseguire sogni e persone accomunati dal crimine, come spesso accade (quasi) nessuno è innocente o può ritenersi una vittima occasionale. La coppia protagonista, Chon e Ben, hanno una particolarità che differisce dai soliti clichés: sono antipatici, o meglio, difficile provare una forte empatia nei loro confronti, in aggiunta si dividono la stessa ragazza, e diverse sequenze bollenti giungono a sottolinearlo sin dall’inizio (l’amplesso tra Blake Lively e Taylor Kitsch), sino a un “incontro” a tre, inevitabile.
Taylor Kitsch dunque al terzo film della stagione, dopo “John Carter” e “Battlefield”, dimostra di non avere solo il fisico palestrato (tatuato) nel ruolo del “natural born killer” Chon, un reduce militare dell’Afghanistan, un violento e istintivo con il piglio del comando, alle sue direttive un gruppo di fedeli compari ex-commilitoni specializzati tiratori scelti, il gruppo (para)militare può dare sfoggio delle proprie abilità in notevoli sequenze sniper, da vera guerriglia urbana, molto bello e fragoroso l’assalto a un convoglio di narco-trafficanti, degno di un film western. Il compare Ben è interpretato da Aeron Taylor-Johnson, poco conosciuto ma solo per la giovane età, ai tempi delle riprese ha solo 21 anni ma non li dimostra, il precoce attore è la contro-parte meditativa della coppia, quello con ideali di solidarietà (le opere di bene per i bambini d’Africa, in realtà, fanno abbastanza sogghignare) e tendenze religiose buddiste (altro momento ilare, la battuta tra i due su Budda, Chon: “quel ciccione giapponese”, Ben: “è un ciccione indiano”).
Per dirsi riuscito un film poliziesco pulp deve avere dei degni comprimari da opporre ai protagonisti, e in questo caso ci siamo alla grande visto che il cast dei “messicani” schiera dei pezzi da 90: Benicio Del Toro, Lado, un truculento sicario che nella prima apparizione sembra un boogeyman horror in mezzo a cadaveri senza testa (!), grande scena a cui ne seguono altre non meno agghiaccianti, l’interprete è memorabile per uno stile ineffabile e a suo modo ironico. La (ancora) super-sexy Salma Hayek è invece la spietata Elena, la regina gangster a capo di un potente cartello di narco-trafficanti, la donna ha un punto debole, la figlia che non vuole darle retta e la odia per le sue sporche attività. In “Le Belve”, titolo che più congegnale non si può ( chi sono in fondo le vere belve? i giovani arricchiti che spacciano droga o i gangster messicani?), si inserisce il divertente cammeo di John Travolta, un agente federale corrotto. La bella O è interpretata da una splendente Blake Lively (Green Lantern), il suo personaggio introduce la vicenda con voce off, e anche il finale “drogato” scandito da pallottole e una tensione (spaghetti) western è tutto filtrato dal suo punto di vista. Niente male.
Titolo Originale: “Savages”
Paese: U.S.A.
Rating: 7/10