Aggiornato il Maggio 24, 2012 da Il Guru dei Film
Il film horror scritto e prodotto da Joss Whedon.
Cinque ragazzi raggiungono in camper uno sperduto cottage nei boschi, il luogo ideale per la spensierata vacanza si rivela loro malgrado carico di funesti presagi. I giovani si ritrovano circondati da inquietanti presenze che si agitano nel buio della notte, sono caduti in una trappola letale, vittime di un ingranaggio malefico e sorprendente che non può essere fermato.
"Quella casa nel bosco" è uno di quei titoli che vertono su una trama insolita, da non rivelare per non compromettere la sorpresa finale, insomma si gioca tutto o quasi nel corso della prima visione. Dietro all'operazione, portata avanti in gran segreto da diversi anni, il nome di Joss Whedon, la mente produttiva, nonché sceneggiatore di una storia che ha almeno il pregio di battere strade inedite, nel tentativo di sovvertire il genere (slasher) spesso ripetitivo e imprigionato dai cliché. In parte il risultato sperato si ottiene, il prezzo da pagare è lo snaturamento del senso horror tout-court, l'elemento del brivido unito alla tensione decade, a favore di un'atmosfera divertita che è forse meglio definire grottesca, al limite della farsa. Il precedente di "Scream" di Craven aleggia quindi nell'aria, il senso dissacratorio e di ribaltamento è molto simile, questa volta però vi sono innesti spettacolari, virati in territori più sfrenati che spaziano dal fantasy alla fantascienza.
Il prologo è un momento rivelatore, vedere due presunti tecnici (non meglio precisati) saltare su una mini car in un hangar simile a quelli visti nelle basi Nasa, predispone a scenari tecnologici, alla sensazione che non si è di fronte al solito film con teenagers. La pellicola sfrutta i canovacci di pellicole mitiche come "La Casa" di Raimi per imbastire una sorta di dietro le quinte inedito, sui meccanismi che regolano il comportamento dei tipici personaggi di questo genere di film, non manca quindi la ragazza facile, lo sportivo aitante, il tipo timido, il buffone nerd con l'hobby delle droghe (leggere) e, infine, l'immancabile brava ragazza, meglio se vergine. Tutte figure presenti in "Quella casa nel bosco" che compiono le abituali azioni viste in centinaia di film precedenti, il problema della prima parte del film è che questo avviene senza troppe differenze dai soliti canoni, con passaggi noiosi a minare la tensione.
La regia è di Drew Goddard, un collaboratore di Whedon per i serial "Buffy, l'ammazzavampiri" e "Angel", esegue le direttive del più famoso collega per allestire un film-giocattolo basato sul citazionismo sfrenato, non sempre il bersaglio viene centrato, se la rivisitazione seppure filtrata de "La Casa" e "Venerdi 13" dei primi momenti appare stanca, è solo nelle parti verso il finale, quelle nei sotterranei, che l'interesse finalmente si desta grazie anche a un utilizzo creativo di scenografie ed effetti speciali che proiettano il film in una direzione inaspettata ed eccitante, in un tripudio mostruoso che frulla decine di riferimenti, tra i più famosi Romero, spruzzate di Hellraiser, Silent Hill, It, The Strangers, ecc. Anche l'azione subisce un'impennata e di pari passo lo spargimento di sangue, a dir poco copioso, per un gran finale a dire il vero piuttosto folle e dal retrogusto Lovecraftiano.
Il cast protagonista non riserba grandi nomi, si riconosce Chris Hemsworth, il futuro Thor, che in questa occasione (il film è stato girato nell'ormai distante 2009) era poco più di uno sconosciuto, a un certo punto giunge una delle sorprese che la produzione è riuscita a mantenere tale, tutto sommato gradita, bizzarra a ben vedere e da scoprire nel corso del film, a cui spetta gli inevitabili passaggi chiarificatori. Si scorge, tra gli altri, anche l'omaggio agli horror orientali, immagini direttamente dal Giappone, che rientra nel tono generale del film sempre al limite dell'effetto parodia che, a prima vista simpatico e creativo, non convince chi crede che l'horror in fondo rimane una questione di viscerale e insondabile potenza, poco adatta alle prese in giro. Esercizio di stile interessante ma anche troppo (auto)compiaciuto e da non incentivare.
Titolo Originale: "Cabin in The Woods"
Paese: U.S.A
Rating: 6/10