Aggiornato il Settembre 20, 2011 da Il Guru dei Film
Il documentario girato da Cameron Crowe per celebrare il ventennale della band simbolo di Seattle mette insieme una selezione di migliaia di ore di materiale tra live e backstage e di conversazioni con Eddie Vedder, Stone Gossard, Jeff Ament, Mike McCready e Matt Cameron realizzate per l'occasione.
Pearl Jam Twenty è un grande appuntamento per gli appassionati di rock: girato per celebrare il ventennale della band che, insieme ai Nirvana, ha scritto la storia della generazione del Grunge, è diretto da Cameron Crowe, il regista-giornalista musicale che è amico personale della band e che, come hanno dimostrato Singles e Almost Famous può essere considerato un erede di Martin Scorsese per la sua conoscenza della storia e dei meccanismi del rock e per la sua capacità di trasformare questo mondo in cinema.
Crowe è amico personale dei Pearl Jam che, come ricorderà chi ha visto il film, già sono apparsi in Singles, che è il più celebre ritratto cinematografico della generazione del rock di Seattle.
Pearl Jam Twenty è un montaggio narrativo di migliaia di ore tra concerti, immagini di tournée, backstage cui si aggiungono interviste girate per l'occasione con Eddie Vedder, Stone Gossard, Jeff Ament, Mike McCready e Matt Cameron.
Ne viene fuori un ritratto affascinante di un gruppo di ragazzi innamorati del rock e della musica che, a poco più di vent'anni, si sono trovati a essere la voce di una generazione.
Proprio grazie allo strepitoso successo mondiale di Nirvana e Pearl Jam, negli anni '90 il rock alternativo è arrivato in testa alle classifiche, imponendo un modello diverso di star. Il rifiuto delle logiche del mercato, le battaglie ambientaliste, la sfida al business dei concerti, una gestione autonoma della carriera e la difesa del proprio privato sono stati, e sono ancora, una della caratteristiche principali della band.
L'immagine simbolo del film è destinata a essere la scena in cui, nel backstage di un MTV Award, durante l'esibizione di Eric Clapton, che suona Tears in Heaven, Eddie Vedder e Kurt Cobain ballano abbracciati in silenzio.
Paolo Biamonte