Aggiornato il Giugno 9, 2011 da Il Guru dei Film
Dal Giappone un pazzoide crossover action-horror.
Un manipolo di ninja nel corso di una missione scorge una meteora infuocata solcare i cieli. Si tratta di un oggetto proveniente dallo spazio, dal suo interno fuoriescono delle strane e sfuggenti creature.
I ninja sono incaricati di scoprire l'entità della minaccia, non tardano a farlo e a caro prezzo, visto che dei feroci alieni infestano la foresta con istinti assassini.
Un film con protagonisti i ninja è sempre ben venuto, a qualcuno è venuta anche l'idea di metterli a confronto di una progenie aliena e assassina. Sulla carta uno scenario suggestivo e folle, nella pratica una (mezza) delusione. "Ninja contro Alieni" segue la linea degli horror-jap eccessivi e splatter degli ultimi 10 anni, prodotti a basso costo, che possono sempre contare sulla curiosità del pubblico occidentale. I progressi dai tempi del seminale "Versus" però sono trascurabili, la mancanza di storie davvero appassionanti e personaggi forti, unita al concetto di non prendersi mai sul serio, comincia a diventare un limite serio. La pellicola è anche troppo scherzosa, ad emergere è il personaggio più buffo, un ninja incapace e codardo, sempre in mezzo a gags più o meno riuscite, una delle sue specialità è quella di tirare fuori da una sacca dei gadgets-arma che consegna ai compari, ben più coraggiosi e prestanti, una figura quasi immancabile in certe produzioni nipponiche, frequente da decenni anche nei manga, spesso corpulenta e goffa, una vera valvola di alleggerimento narrativo.
La regia di Seji Chiba confeziona un ibrido tra arti marziali e fantascienza minato da riempitivi imbarazzanti, l'incontro dei protagonisti con un trio di villici gay è allucinante, sempre al regista è da imputare il concept dell'alieno, un esplicito rimando a quello del primo "Alien", qui riproposto con il solito costume umanoide che lascia subito intuire la presenza degli stuntmen, un mostro dal make up gommoso fermo ai tokukatsu anni 70 (!!), integrato da alcuni effetti in computer grafica, come la coda rettile lanciata come una frusta. Piace l'attitudine a ricorrere il meno possibile ai moderni effetti speciali, anche se questo non basta a rendere più credibile la vicenda. Il contesto é il passato dell'epoca Sengoku, priva di veri riferimenti, quasi indistinta e rappresentata da costumi improbabili, futuristici, con richiami cyberpunk, i ninja mostrano delle tenute (quasi) hi-tech luccicanti, davvero stilose e ben fatte. Il prologo può fare scomodare dei paragoni con il recente "Goemon", ma si tratta solo di pochi secondi in green-screen e l'esplosione in computer grafica di un castello, poi si piomba subito nello scenario tipico dei low-budget nipponici: le verdi foreste del Giappone.