Aggiornato il Aprile 27, 2011 da Il Guru dei Film
Jake Gyllenhaal è il protagonista di questo film che mescola fantascienza e action e racconta di un complicato progetto scientifico che permette di viaggiare a ritroso nel tempo. Con Michelle Monaghan e Vera Farmiga.
Source Code è un originale film di fantascienza basato su una rielaborazione in chiave drammatica e spettacolare dell’idea di base di Ricomincio da Capo, la commedia-gioiello di Harold Ramis in cui Bill Murray si sveglia sempre nello stesso giorno e così può cambiare il passato.
Solo che mentre lì Bill Murray salvava una vecchietta che a un incrocio rischiava di essere investita da un’auto e tramava per conquistare il cuore di Andie MacDowell, qui il capitano Colter Stevens-Jake Gyllenhaal se la vede con un treno che esplode, con un sanguinoso piano terroristico e un complicatissimo progetto scientifico che permette di cogliere l’ultima immagine rimasta nell’occhio di un killer (ricordate Quattro Mosche di Velluto Grigio di Dario Argento?) e consente dunque di intervenire sul passato. Con la non risibile implicazione che il tempo massimo a disposizione è otto minuti e quando si tratta di disattivare un’azione che mira a distruggere mezza Chicago c’è poco da prendersela comoda.
Come se non bastasse, per compiere queste imprese leggendarie si ma tutt’altro che agevoli, il capitano si ritrova ad assumere identità e sembianze di altre persone: tipo che si guarda allo specchio e non ha la minima idea di chi sia il proprietario della faccia riflessa.
Per sua fortuna di mezzo ci sono la scienziata Christina, l’incantevole Michelle Monaghan che rappresenterà la giusta ricompensa per tutti i casini e i problemi di identità che dovrà affrontare capitan Stevens e la grintosissima soldatessa-Vera Farmiga che impartisce ordini da un monitor ed è la voce e il volto di un progettone scientifico, il Source Code del titolo.
Film come questo chiedono la complicità dello spettatore e, soprattutto, di non star li troppo a impuntarsi con la verosimiglianza. E’ un po’ il nuovo corso della fantascienza cinematografica che punta sulle implicazioni, le libere associazioni e le connessioni psicoanalitiche. Con una grande dose di azione, ovviamente. Da lassù Philip Dick se la ride sornione.
Paolo Biamonte