Aggiornato il Marzo 17, 2011 da Il Guru dei Film
Denzel Washington alle prese con un emozionante incidente ferroviario diretto da Tony Scott.
Un grosso treno merci, adibito al trasporto di pericolose sostanze chimiche, avanza fuori controllo a seguito di un banale incidente. Le autorità predispongono lungo il percorso un cordone di sicurezza, nella speranza di scongiurare il deragliamento in vista di una città, ma le misure adottate non sembrano bastare, solo una coppia di macchinisti, presenti in zona, possono rappresentare l'ultimo tentativo per evitare il disastro.
Ennesima collaborazione, iniziata con "Allarme rosso" (1995), tra il regista Tony Scott e la star Denzel Washington per una pellicola che riesce sin dal principio a infondere una forte carica di adrenalina e senso del pericolo. "Unstoppable – fuori controllo" rientra nella sempre più grossa categoria dei film "tratti da una storia vera", in questo caso ispirato a un incidente ferroviario del 2001, una ricostruzione che va subito al sodo, con pochi minuti iniziali dedicati alla presentazione dei protagonisti e al tipico scenario industriale della Est Coast di Pennsylvania, Ohio e Virginia, gli stati in cui sono state effettuate le riprese. Tony Scott incanala meglio di altre volte, questo infatti è il suo migliore film da diverso tempo, lo stile di regia personale da sempre attratto dal senso dell'azione che, finalmente, è continuo e inarrestabile come il moto perpetuo del treno in corsa, anche quando l'attenzione si circoscrive negli ambienti chiusi delle sale di controllo in fibrillazione, nel tentativo di trovare un rimedio alla catastrofe.
Denzel Washington rientra ancora una volta nei ranghi che gli sono congeniali, quelli dell'eroe rassicurante e ragionevole, anche se in verità non ha mai smesso di farlo, anche nel recente post-apocalittico "Codice: Genesi" (2009), questa volta è un esperto e maturo macchinista a cui capita una giornata di lavoro con il "pivello" capo-treno interpretato da Chris Pine ("Star Trek"). Se la superstar di "Training Day" risulta credibile il giovane attore biondo lo è di meno, recupera però in fascino (di questo sarà più d'accordo il pubblico femminile, forse), dato che l'attore sembra il Brad Pitt di 20 anni addietro, nel corso della pellicola poi riesce a tenere testa al celebre collega. I due formano una coppia "proletaria" all'inizio male assortita, brevi e ben fatte le prime schermaglie, in seguito e anche a causa del precipitare degli eventi troveranno il modo di conoscersi e apprezzare a vicenda. Tutto questo avviene nonostante una rincorsa sferragliante piena di rischi. I due macchinisti infatti si caricano di una missione impossibile: raggiungere con una motrice un treno senza conducente per frenarlo prima della grande curva nella cittadina di Stanton.