Tron Legacy (2010)

Aggiornato il Gennaio 7, 2011 da Il Guru dei Film

Film: Tron Legacy

Il secondo capitolo della cibernetica saga "Tron", un kolossal targato Walt Disney.

 

Kevin Flynn, genio creativo informatico e presidente della Encom, è scomparso nel nulla da circa 20 anni. Il figlio Sam ha ereditato una posizione di rilievo nella società ma non è interessato allo sfruttamento economico degli ultimi ritrovati tecnici, anzi, ogni anno organizza operazioni di sabotaggio per dimostrare il suo disprezzo. Un giorno Sam è informato da un collega di vecchia data del padre di uno strano messaggio proveniente dalla sala giochi, ormai abbandonata, gestita dal genitore decenni prima. Sam riluttante si reca sul luogo e scopre un laboratorio nascosto in cui il padre conduceva ricerche segrete, il ragazzo non si accorge dell'attivazione di un raggio alle spalle che lo proietta in una nuova dimensione, la "Rete", un mondo digitale in cui i programmi hanno fattezze umane.

Concepito nell'ormai lontano 1982 il primo "Tron" ha guadagnato negli anni un seguito sempre più consistente e posto le basi per la fantascienza successiva (un nome su tutti: "Matrix"), elementi che hanno spinto la Walt Disney a un investimento faraonico per un nuovo film, "Tron Legacy", girato con le ultime tecniche del 3D. Il budget di produzione è attestato ai 170 milioni di $, anche se voci incontrollate parlano di una cifra intorno ai 300 dovuta a una campagna promozionale incessante, partita su scala globale da almeno un anno. Se non si tratta del film più costoso mai realizzato poco ci manca, uno sforzo produttivo immane che sotto il profilo della resa visiva ha dato i suoi frutti, dato che "Tron Legacy" atterrisce per l'imponenza delle scenografie e la grandiosità degli effetti speciali, ancora una volta la forza del grande schermo restituisce la magia di esplorare nuovi mondi e trasporta in un'esperienza tecnologica che ha ben pochi precedenti.

Tutto questo nonostante gli effetti in 3D non siano determinanti, da notare inoltre che molte sequenze (a inizio e fine film) sono girate in 2D, troppo compressi in un mondo buio come quello di "Tron" e non all'altezza dei recenti "Avatar" e "Resident Evil Afterlife". Dove si riscontrano altri cedimenti è nella struttura della vicenda inutilmente confusa, cosi come i personaggi principali riserbano davvero poche sorprese, se non addirittura fastidiosi rimandi ad altre saghe fantascientifiche, una debolezza questa che si riscontrava in fondo già nel primo "Tron". Aspetti che potrebbero penalizzare l'affluenza di pubblico, a scanso di equivoci chi ama la fantascienza non può permettersi di perdere la visione su grande schermo, il migliore dei modi possibili per apprezzare la bellezza del design e la spettacolarità dell'insieme. "Tron Legacy" infatti affascina in maggior misura per l'impatto di certe sequenze che per la trama, arricchita di interessanti retroscena come l'esistenza delle Iso, la nuova vita digitale sbocciata nella matrice, ma appesantita da inesorabili "deja vu" (tanto per citare "Matrix", ancora) e scarso appeal dei protagonisti, il principale dei quali è il solito ragazz(in)o annoiato, l'attore Garrett Hedlund ("Four Brothers", "Eragon"), che viene catapultato in un mondo incredibile.