Aggiornato il Gennaio 7, 2011 da Il Guru dei Film
Il vecchio Sly raduna una banda di veri duri per il suo ultimo esplosivo action.
Barney è un esperto mercenario a capo di un gruppo di fidati compagni, pronti a seguirlo nelle zone più rischiose del mondo. Il suo vecchio amico di scorribande Tool lo mette in contatto con la CIA per una delicata missione, da condurre in una piccola isola sconvolta dal golpe militare del generale Garza. Il compito di Barney è rovesciare Garza ma giunto sul luogo con Christmas, il suo giovane braccio destro, scopre che è un ex agente CIA a muovere le fila della rivolta militare mentre a complicare la faccenda é Sandra, la figlia ribelle del generale decisa a immolarsi per la libertà perduta del suo popolo.
A chi gli intima che é ora di andare in pensione Stallone risponde con "I Mercenari", un action muscolare che segna volenti o meno una tappa importante all'interno del genere, l'attore-icona degli anni 80 prosegue cosi la nuova fase della sua carriera alla veneranda età di 60 e passa anni (64, per la precisione) dopo il sorprendente ritorno-exploit dell'eroe Rambo in "John Rambo" (2008), pellicola di rara violenza e potenza che molti giovani virgulti di oggi non riescono ad avvicinare. Stallone questa volta é sicuro di fare il grande colpo, e ci riesce, recluta il migliore astro nascente in ambito action, Jason Statham ("Crank", "Death Race"), e il più celebre artista marziale in circolazione (ok, é Jackie Chan, però ha sempre prediletto situazioni più "soft") , Jet Li ("Danny The Dog"), e non contento si circonda di altri action-man dall'illustre (più o meno) passato per una convention all-stars che non ha precedenti, un ritorno senza mezzi termini ai famigerati anni 80 che anche al cinema sembrano, al momento, non morire mai.
"I Mercenari" tradisce sin da subito un immaginario "datato", anche dal punto di vista politico con la CIA brava a fare danni come negli anni 80 in cui sobillava i governi centro-sudamericani a piacimento, se non fosse per lo stile di ripresa vicino al cinema attuale (alla Greengrass di "Jason Bourne") con immagini smosse e un montaggio vorticoso, si potrebbe parlare di un film del 1987. La tecnologia attuale, inoltre, è poco o nulla presente, molto divertente e indicativa la battuta di Barney quando dice: "un sms?…e cos'è?". Stallone interpreta il roccioso Barney, scrive il plot, chiaramente pretenzioso, e si difende come regista d'azione nonostante alcuni momenti confusionari, lo scontro tra Yang e Gunnar viene in pratica "bruciato" tra oscurità e immagini troppo strette sui contendenti, l'idea di avere come montatore Mark Goldblatt avrebbe giovato non poco, un nome non a caso visto che si tratta dell'editor dello storico "Commando" (1985), film che più di ogni altro "I Mercenari" sembra evocare per approccio visivo e di reiterata violenza.