Aggiornato il Ottobre 14, 2010 da Il Guru dei Film
Un cartoon digitale per il pubblico più trasversale con un protagonista (in italiano doppiato da Max Giusti) che, circondato da strani aiutanti, vuole diventare il più grande cattivo della storia ma grazie a tre orfanelle scopre sentimenti imprevisti.
Il cattivo Gru vive in una casa nera, circondata dalle villette di un tranquillo quartiere residenziale. Tutti, a parte i Minion (che in inglese vuol dire tiirapiedi-adulatori) buffi esseri gialli che sono i suoi aiutanti un po' casinisti, ignorano quale sia la vera attività di quello strano uomo dal naso a uncino. Gru (che è l'abbreviazione di gruesome, orrendo, macabro) è irresistibilmente attratto da ogni genere di furto, ha fatto sparire i più importanti monumenti sostituendoli con delle copie e ora, con la complicità dei Minions e dell'inventore Nefario progetta il più grande colpo mai immaginato: rubare la luna. Per portare a termine il suo progetto si è costruito un laboratorio dotato di ogni meraviglia tecnologica, razzi intergalattici compresi. Ma la strada per diventare il più celebre cattivo della storia prenderà una strana piega quando, per superare il rivale Vector, Gnu adotterà tre orfanelle, Margo, Edith e Agnes che finiscono per individuare proprio in lui il loro possibile papà.
E' la storia di Cattivissimo Me, il nuovo cartoon digitale che tenta di affrontare la sfida del pubblico conquistato dalla Pixar. Ormai tra citazioni e riferimenti cinematografico-generazionali, è difficile stabilire se questi film sono indirizzati ai più piccoli o direttamente agli adulti. Come spesso accade ce n'è per tutti perché i Minion sono divertentissimi (tra i lemuri di Madagascar e gli Oompa Loompa di Willy Wonka), ci sono effetti speciali, rimandi a Dickens e a tutta la letteratura sugli orfani, la musica di Hans Zimmer e Pharrell Williams (ma nella versione italiana il brano finale lo canta Giorgia), per non dire della dinamiche legate al cattivo che vuole rubare la luna e scopre le dinamiche dell'affetto. La voce italiana di Gru è di Max Giusti.
Paolo Biamonte