Aggiornato il Novembre 5, 2009 da Il Guru dei Film
Il thriller con protagonista Lindsay Lohan vincitore di alcuni Razzie Award, i temuti riconoscimenti che "premiano" i peggiori film in circolazione.
In una ricca e apparente felice provincia americana si aggira un serial killer specializzato nell’amputazione degli arti di giovani donne. La graziosa Aubrey (Lindsay Lohan) incurante del pericolo esce di sera con le amiche che abbandona per raggiungere il fidanzato a un appuntamento ma della ragazza si perdono le tracce. Pochi giorni dopo una passante raccoglie per strada una ragazza priva di sensi senza una mano e una gamba, viene identificata come Aubrey e portata all’ospedale, al suo risveglio la giovane però non riconosce i genitori accorsi con trepidazione e dice, a sorpresa, di non essere Aubrey e di chiamarsi Dakota Moss. "
Il nome del mio assassino" viene marchiato con eccessiva foga come uno dei più brutti film degli ultimi tempi, una fama derivata in gran parte dai famigerati Razzie Award, il contraltare degli Oscar americani, che hanno visto scatenarsi i suoi giurati nei confronti della pellicola con l’assegnazione di numerosi premi tra i quali: "peggiore film dell’anno", "peggiore protagonista", "peggiore sceneggiatura" e "peggiore pretesto per un film horror". C’è da dire che non sempre i Razzie Award ci azzeccano, basti pensare ai premi dati nel 1999 a "Blair Witch Project" o "Episodio I la minaccia fantasma", opere che hanno segnato gli ultimi 10 anni di cinema, che piaccia o meno.
Buona parte del livore nei confronti di "Il mio nome del mio assassino" è causato dalla presenza della bad-girl Lindsay Lohan, una ragazza abituata sin dall’infanzia a convivere con il mondo dello spettacolo e giunta dopo un pugno di film adolescenziali, alcuni anche targati Disney ("Herbie- il supermaggiolino", 2005), a una fama mondiale accompagnata da eccessi e brutte figure tanto da eclissare spesso e volentieri "specialiste" nel campo come Paris Hilton e Britney Spears: guida in stato di ebrezza, droghe, bulimia, presunti furti di gioielli, ecc. Insomma un personaggio vizioso e spregiudicato tutto sommato tipico del mondo "dorato" di Hollywood che sembra fatto apposta per il doppio ruolo di "Il nome del mio assassino".