Aggiornato il Giugno 26, 2009 da Il Guru dei Film
Il secondo capitolo della saga dei mega robot alieni diretta da Michael Bay è un trionfo di effetti speciali mozzafiato innestati su una trama non priva di ironia. Shia LaBeouf e Megan Fox, la donna dei sogni di mezzo mondo, sono convincenti accanto a uno strepitoso John Turturro.
Chi considera Michael Bay un pericolo per il cinema, e non sono pochi, magari si sarà persino augurato che il debutto al botteghino Usa di Transformers – La vendetta del caduto fosse un fiasco. Con buona pace di questi critici, Bay, che è un pupillo di Steven Spielberg, ha fatto centro un’altra volta: il film ha incassato nel primo giorno di uscita 55 milioni di dollari, facendo segnare il miglior risultato mai ottenuto da un release infrasettimanale (quello del mercoledi’). Il primato finora era detenuto da Harry Potter e l’Ordine della Fenice che due anni fa aveva racimolato in un giorno 44 milioni di dollari. Il secondo Transformers a questo punto ha tutte le carte in regole per fare meglio di Spider-Man 2, che uscito lo stesso mercoledì del 2004, aveva incassato nei primi 5 giorni la bellezza di 152 milioni di dollari.
Con il secondo capitolo della saga dei mega robot capaci di assumere qualunque forma impegnati nella perenne lotta tra Autobots e Decepticons che mette a repentaglio le sorti del mondo, Michael Bay porta alle estreme conseguenze la sua idea di cinema il cui unico limite materiale è il limite della tecnologia a disposizione nell’epoca in cui gira. Bay è un regista che si è formato con la pubblicità e i videoclip, ha fondato il suo linguaggio espressivo su un montaggio adrenalinico, un altissimo livello tecnico di realizzazione, overdosi di effetti speciali come dimostrano i suoi titoli più celebri, da The Rock ad Armageddon fino a The island e Transformers.
Se per stessa ammissione dei suoi protagonisti il primo capitolo della serie sui robot alieni era un giocattolone, La vendetta del caduto (per il 2012 è atteso il terzo capitolo sempre diretto da Michael Bay) fa un passo avanti inserendo una trama talmente ricca di eventi ed elementi da richiedere una serie di memo per seguirli tutti con cognizione di causa dove però compare una sana dose di ironia e, soprattutto, un interessante gioco di contrasti tra la vita quotidiana e quella dell’eroe salva mondo di Sam-Shia LaBeouf. Già perché all’inizio del film, Sam ha già salutato la stupefacente fidanzata Mikaela-Megan Fox e i genitori per andare al college. Ma non è che un teen ager che deve salvare il mondoprende e se ne va all’università così. Soprattutto se è in possesso di una scheggia metallica dai super poteri che serve ai Decepticons per liberare il loro capo Megatron e se i robot cattivi sono sulle sue tracce mentre l’unità d’elite dell’esercito, la NEST, è già in campo con il capitano Lennox e il sergente Epps.
Mettetevi nei panni di Sam: già ci vuole coraggio ad andare a studiare lontano da una fidanzata come Megan Fox (e, si sa, andare all’università, almeno al cinema, vuol dire cominciare a crescere). In più ti tocca salvare il mondo in mezzo a un inferno scatenato da robot che assumono qualsiasi forma e sbriciolano qualunque cosa gli capiti a tiro. Più grande e più bello sembra lo slogan di questo film dove esplodono ponti, le macchine vengono spezzate in due come fette di pane o, come ben sappiamo, diventano dei megatrasformers, dove perfino centinaia di sfere di metallo possono diventare mini transformers. Ce n’è per tutti i gusti, uno a forma di leopardo e persino di una piramide egiziana.
Shia LaBoeuf e Megan Fox, ormai la donna dei sogni di mezzo mondo, sono convincenti e adatti alla parte ma su tutti svetta John Turturro un agente segreto un po’ fuori di testa che, nell’incontro con la madre nel drug store dove lavorava regala momenti di assoluta ilarità.
Paolo Biamonte