Perfect Stranger – Bruce Willis e Halle Berry divi in un thriller

Aggiornato il Aprile 13, 2007 da Il Guru dei Film

perfect strangerLe due super star sono i protagonisti di questo thriller costruito attorno a un omicidio e al tema dell’identità segreta e Internet. La difficilissima soluzione dell’intreccio.

Perfect Stranger è uno strano film che ha un cast con due super star come Bruce Willis e Halle Berry, ma c’è anche Giovanni Ribisi, un tema attualissimo come le sexy chat e l’estrema facilita’ con cui si ottengono identita’ false, uno sponsor visibilissimo e ultra glamour come Victoria Secret, griffe di lingerie molto hot e un impianto da thriller genere b movie. Il che, se pensiamo a Quentin Tarantino che della sua passione per i film di ‘serie b’, come li chiamano in Italia, ha fatto il marchio di fabbrica del suo stile, è trendy almeno quanto un body Victoria Secret.
Il film è costruito attorno al seguente quesito: fino a che punto si può arrivare per proteggere la propria identità segreta?
La storia è invece questa: Rowena-Halle Berry è una reporter investigativa che cerca di scoprire chi ha ucciso Grace (Nicki Aycox) sua amica di infanzia. All’epoca della sua morte, Grace aveva una relazione con Harrison Hill-Bruce Willis, un mogul della pubblicità. In un computer vengono trovati testi di sexy conversazioni avvenute in chat tra la vittima e un partner virtuale coperto dall’alias ADEX. Per scoprire se dietro ADEX c’e’ Harrison, con l’ aiuto del suo amico Miles-Giovanni Ribisi, Rowena si fa assumere con un contratto a termine nel suo ufficio cominciando contemporaneamente a inviare invitanti messaggi ad ADEX.
A questo punto comincia un intricatissimo gioco di identità segrete, colpi di scena, sesso che rende praticamente impossibile anche al più esperto giallista scoprire chi è l’assassino. E’ bene dire che non si tratta di un intreccio alla I soliti sospetti, dove la soluzione è sotto gli occhi di tutti anche se inafferrabile e quando il mistero si scioglie si resta a bocca aperta per la logica ferrea con cui è stato costruito il colpo di scena. Qui invece si sceglie la sorpresa pura, pensando evidentemente a un pubblico che non ama la suspence.

Paolo Biamonte