Aggiornato il Giugno 14, 2013 da Il Guru dei Film
Will Smith insieme al figlio Jaden nel fantascientifico film di M.Night Shyamalan.
Il generale Cypeher Raige e il figlio adolescente Kitai sono gli unici sopravvissuti di un incidente spaziale: l’astronave che li trasporta si schianta in un atterraggio di fortuna su un pianeta che un tempo gli uomini chiamavano Terra.
Mille anni prima la Terra venne abbandonata in seguito a catastrofi che resero l’ambiente inospitale. Kitai soccorre il padre ferito gravemente ma ora deve affrontare la sfida più grande: raggiungere un segnale di soccorso distante decine di chilometri, in mezzo a foreste e presenze minacciose.
Will Smith è uno degli attori più influenti di Hollywood, al punto da mettere in piedi una mega-produzione per lanciare il figlio 13enne Jaden, ormai avvezzo ai riflettori e al successo dopo il precedente di “The Karate Kid La leggenda continua” al fianco di Jackie Chan. In verità la coppia padre/figlio è recidiva per avere presenziato nel film di Muccino (!) “La ricerca della felicità” del 2006, ma in quel caso lo sforzo finanziario era limitato mentre per “After Earth” si parla di circa 130 milioni $ messi sul piatto. Will Smith scrive e produce, insieme alla moglie Jada Pinkett Smith (la Niobe di Matrix Reloaded) e sceglie come regista M.N.Shyamalan per un blockbuster di fantascienza che difficilmente eviterà il flop commerciale (al momento gli incassi USA sono deludenti).
Il film non è terribile ma quasi, si prende sul serio e vuole commuovere a più riprese, il rapporto padre-figlio è l’ovvio perno della vicenda, con Will Smith nella parte della guida inflessibile e severa che vede crescere il giovane virgulto (Jaden) alle prese con l’insicurezza e la paura. Il tutto proiettato nel futuro, circa 1000 anni in avanti. “After Earth” si infila in una riflessione abbastanza ridicola intorno alla paura, in pratica viene fatto intendere che è una scelta, solo i più forti e con le capacità di comando riescono a contenerla, una dote chiamata “spettralità” che permette di eludere le bestiole cattive della pellicola, mostri-alieni in grado di fiutare i feromoni della paura sprigionati dalle prede umane. Uno di questi mostri si trova nella stiva della astronave che precipita sul suolo terrestre insieme ai due eroi, padre e figlio, guarda caso gli unici sopravvissuti umani del disastro.
Dal punto di vista visivo-spettacolare siamo al minimo sindacale, in considerazione delle forze messe in campo, il futuro di “After Earth” comprende una nuova patria per l’umanità, Nova Prime, un pianeta desertico con città composte da palazzi a spirale, niente di sorprendente per il design spartano e retrò. Le scenografie sono comunque discrete e comprendono in gran parte il pianeta Terra descritto come un luogo in cui la natura segnata da turbolenti cataclismi ha preso il sopravvento, nonostante l’aria sia compromessa per l’uomo, mentre nuove specie animali dominano con ferocia il territorio. Data l’immobilità di Will Smith, ferito a una gamba, lasciato nei resti dell’astronave, tocca al giovane Jaden prendere la parte del protagonista in uno scenario di computer grafica di livello non sempre eccelso (i felini assassini che attaccano un nido di aquila gigante), a tratti sembra di stare in “10.000 B.C.” di Emmerich.
Il film prosegue e finisce esattamente come uno se lo aspetta, a vivacizzare il plot vi sono degli innesti in flash-back del ragazzino con la sorella (interpretata dalla figlia di Lenny Kravitz e Lisa Bonet, quella dei Robinson) che servono a creare un retroterra drammatico, inoltre bisogna tenere conto che nei paraggi si aggira il mostrone stivato nell’astronave che, ovviamente, si è salvato ed è più famelico come non mai a rappresentare la prova del fuoco per il giovane guerriero-cadetto Kitai. Del regista M.Night Shyamalan c’è ben poco da dire, ancora non è stato assimilato lo sgomento del precedente ignobile “L’ultimo dominatore dell’aria”, non si riesce a riconoscere il tocco dell’autore dei film per cui è ricordato (Unbreakable, The Village, ecc.), alla luce di “After Earth” si può solo dire che il cinema denso di effetti speciali non è la sua tazza da the. Da par suo Will Smith rischia il primo vero flop bruciante in carriera, con l’aggravante di avere coinvolto il figlio in un film con imbarazzanti cadute nel patetico ma che ha almeno il merito di essere abbastanza sbrigativo (90 min.).
Titolo Originale: “After Earth”
Paese: USA
Rating: 5/10