Alan Parker al Bif&st 2015: intervista

Aggiornato il Marzo 25, 2015 da Il Guru dei Film

Al Bif&st (Bari International FIlm Festival) la prima giornata ha visto come protagonista Alan Parker, uno dei più grandi registi della scena internazionale.

Il suo Midnight Express (Fuga di mezzanotte) è stato il primo film ad essere proiettato in questa nuova edizione del festival.

Regista eclettico e versatile, ha firmato le regie di film diventati un cult: da Fame a The Commitments, da Evita a Birdy, da Pink Floyd The Wall a The Liffe of David Gale, spaziando dai drammi giudiziari a film più musicali.

Il regista racconta che oggi il cinema è molto cambiato e se da una parte le tecniche di realizzazione sono divenute eccezionali, dall’altra abbiamo perso qualcosa. “Credo che il cinema moderno sia dominato dal cinema americano e dagli effetti speciali – racconta ai nostri microfoni Sir Alan Parker – Il lato positivo è che l’aspetto tecnico è fantastico. Ma dal punto di vista intellettuale è terribile. Credo che quello che si è perso siano i film personali, intimi, politici, intelligenti. Ecco credo che abbiamo perso tutto questo”.

Secondo Sir Parker, oggi un film come Fuga di Mezzanotte non verrebbe realizzato negli Studios che si dedicano con maggiore attenzione ai Blockbuster: “L’America cinematografica che ho conosciuto non esiste più oggi e il cinema di Hollywood appartiene ai dirigenti degli Studios e non più ai registi – commenta il regista durante la prima Master Class di questo Festival, ed aggiunge – Prima di Spielberg e di Lucas, prima che il cinema diventasse un divertimento destinato soprattutto ai ragazzi, le major producevano un cinema per tutti. Oggi è cambiato”.

Sarà forse per tutti questi cambiamenti che questo grande maestro oggi ha deciso di smettere di fare cinema?

“I registi non migliorano con l’età – conclude Sir Parker- si ripetono e nonostante ci siano eccezioni, il loro lavoro non migliora, per questo motivo ho deciso di smettere di fare cinema”.

A noi non resta che guardare e rigaurdare i suoi grandi capolavori.

by funweek.it/cinema