Aggiornato il Giugno 9, 2006 da Il Guru dei Film
Paul Weitz, regista di American Pie e About a boy, firma un film sospeso tra satira e commedia che descrive gli Stati Uniti come un Paese dove la politica ha le stesse regole della televisione. Hugh Grant e' un divo tv, Dennis Quaid interpreta George W. Bush.
American Dreamz è una curiosa via di mezzo tra la commedia e la satira diretto da Paul Wetiz, il regista di American Pie, About a boy e In good company. La ricerca di una definizione nasce da questa frase del regista: 'la satira e' cio' che chiude le serata del sabato sera. Dunque il mio film è una commedia'. Perchè, se questo è il pensiero dell' autore, perchè tentare strade diverse? Perchè American Dreamz va molto al di là della commedia, raccontando l'America d'oggi attraverso il cinismo di uno show tv di grande successo e la Casa Bianca di George W. Bush, qui interpretato da Dennis Quaid, descritto, insieme al suo vice, come un uomo che non conosce i giornali e parla in pubblico solo grazie a un auricolare invisibile attraverso il quale gli vengono suggerite dichiarazioni e risposte alle domande dei giornalisti. Un ritratto al vetriolo che deve la sua efficacia al fatto che, almeno negli Stati Uniti, sono in molti a credere che tutto ciò sia vero.
Senza voler addentrarsi in sosfisticate distinzioni tra commedia e satira, è forse utile ricordare che la satira è per sua natura scorretta, si nutre della sua lotta al potere. La satira vive anche di eccessi, del coraggio di saper essere anche sgradevoli pur di dimostrare al pubblico che il re è nudo.
E' difficile non pensare agli intenti satirici di un film ambientato dietro le quinte di uno show tv di successo, specchio fedele della nsotra civilità dell'immagine e dell'apparire dove l'unica qualità che si chiede a un politico, fosse anche il presidente degli Stati Uniti, è la capacità di ottenere sondaggi favorevoli e bucare il video. A prescindere dagli orientamenti.
Il protagonista di American Dreamz è Hugh Grant, già star di About a Boy, questa volta alle prese con il conduttore di "American Idol", uno dei campioni d'ascolto della tv a stelle e strisce. Naturalmente si tratta del massimo interprete del culto dell' audience, di un uomo cinico ed egoista che sceglie i concorrenti solo in base alla loro capacità di diventare personaggi. A questo si affianca il ritratto di un George W. Bush che, dopo aver letto per la prima volta il New York Times, scopre che sui giornali 'ci sono tante cose da leggere'. La lettura lo tiene così occupato che per una settimana non mette il naso fuori della Casa Bianca dalla quale uscirà solotanto quando sarà invitato in trasmissione.
A complicare le cose c'è un concorrente iracheno diventato una delle star del programma che, essendo in realtà un terrorista, viene incaricato di far saltare in aria lo studio con una bomba nel corso della puntata con Bush.
Felice di lavorare per la prima volta con i suoi due attori preferiti, Grant e Quaid, American Dreamz si basa su una tesi: la politica americana è come American Idol: i concorrenti vengono scelti in base ai sondaggi e al marketing passando attraverso primare e dibattiti durante i quali far salire il gradimento dei sondaggi. La preparazione, l'intelligenza, l'appartenenza alla sinistra o alla destra, non contano.
Paolo Biamonte