Aggiornato il Novembre 13, 2017 da Il Guru dei Film
Auguri per la tua Morte è il nuovo horror di successo della Blumhouse Productions.
La liceale Tree è intrappolata in un incubo a occhi aperti e ogni mattina si trova a ripetere le stesse situazioni …
Tit. Originale: Happy Death Day
Paese: USA
Rating: 6/10
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La liceale Tree è intrappolata in un incubo a occhi aperti e ogni mattina si trova a ripetere le stesse situazioni: si sveglia in una stanza del dormitorio e rivive il giorno della sua morte portata da un’inquietante figura mascherata. La ragazza intuisce che per spezzare la maledizione deve scoprire l’identità dell’assassino.
Non si tratta più di un caso, se un horror porta il marchio del produttore Jason Blum si può stare certi che il successo è pressoché assicurato. La riprova è l’ultimo slasher della premiata Blumhouse dal titolo italiano evocativo Auguri per la tua Morte, non irresistibile ma accattivante al punto giusto da accendere curiosità e costruito con una professionalità ormai collaudata. Il 2017 è un’ottima annata per l’horror dopo i successi clamorosi di Scappa – Get Out, Annabelle 2 e, soprattutto, IT di Muschietti, il film diretto da Christopher Landon si accontenta di stare poco dietro ma rappresenta bene l’attrazione del pubblico verso un genere che da tempo non registrava risultati simili. Ancora una volta siamo dalle parti del puro slasher con un assassino misterioso mascherato a portare terrore, la variazione sul tema è l’introduzione del paradosso spazio-temporale, un esercizio di stile che al cinema, se fatto in modo corretto, ha prodotto opere interessanti e suggestive.
Uno dei riferimenti che vengono subito alla mente è Ricomincio da Capo (1993), il film con Bill Murray viene citato addirittura in un dialogo, per rimanere a titoli più recenti non si può non ricordare Edge of Tomorrow – Senza domani (2014) con il soldato spaziale di Tom Cruise costretto a ripetere all’infinito la stessa missione. Il meccanismo di Auguri per la tua Morte appare da subito chiaro e riconoscibile solo che, stavolta, parliamo di un horror, contagiato da forti componenti ironiche da commedia. Il regista Christopher Landon aveva questo approccio anche nel precedente Manuale Scout per l’Apocalisse Zombie (2015), un ridanciano zombie-movie con protagonisti degli ingenui boyscout. Landon è uno dei più fidati collaboratori di Jason Blum, avendo contribuito al successo della serie Paranormal Activity come sceneggiatore e regista. Auguri per la tua Morte ha una curiosa gestazione, pare che il film fosse in cantiere da almeno una decina di anni, con Megan Fox come prima scelta nella parte della protagonista.
La Tree Gelbman della pellicola è invece passata all’attrice Jessica Rothe (La La Land), bionda e bella da morire, ma anche antipatica e spregiudicata, bisogna ammettere che non è il solito ritratto accomodante femminile per un horror (slasher). La Rothe è brava nel rendere il personaggio, il film si regge in pratica su un’interpretazione disinvolta e si passa dai registri tipicamente horror ai tempi da commedia giovanilistica (scolastica) con una buona fluidità e tensione, non ci si annoia e già di questi tempi è tanto. Sul versante slasher la soddisfazione per l’appassionato tuttavia non è completa, nel senso che gli omicidi rappresentati, in pratica il succo più gustoso di questo tipo di film, sono anonimi e frettolosi, al contrario la maschera di un bambolotto grassoccio dell’assassino è riuscita e inquietante, grazie anche al suo creatore: Tony Gardner, quello per intenderci della Ghostface di Scream.
Il film di Landon può essere affiancato a titoli come Quella casa nel bosco (2012) e The Final Girls (2015), opere che ambiscono a giocare con il genere in modo rischioso, nel tentativo non sempre centrato di scardinare le regole (spesso non scritte) del cinema di paura senza imbarazzo e che hanno ancora, a ormai più di 20 anni di distanza, la migliore raffigurazione nel primo Scream di Wes Craven. Auguri per la tua Morte è un film simpatico, veloce e fresco con il torto di avere un finale non all’altezza al resto della pellicola. L’attrazione principale rimane la ripetizione del loop temporale della protagonista e i tentativi non privi di ironia di scongiurare l’arrivo della Morte, proprio nel giorno del suo compleanno.