Aggiornato il Marzo 30, 2016 da Il Guru dei Film
Batman v Superman: Dawn of Justice: lo scontro tra i due pesi massimi della DC Comics diretto da Zack Snyder …
Tit. Originale: Batman v Superman: Dawn of Justice
Paese: USA
Rating: 7/10
Il prodigioso Superman è considerato una divinità tra gli uomini ma da altri anche un pericolo mortale. Tra questi il vigilante mascherato Batman, sotto il quale si nasconde l’identità del miliardario Bruce Wayne, deciso ad affrontare Superman, l’essere superiore che con i suoi poteri ha causato la morte di centinaia di innocenti nello scontro avvenuto mesi addietro nella città di Metropolis. Intanto nuove minacce stanno per nascere con i malsani propositi dell’ambizioso e folle uomo d’affari Lex Luthor….
La risposta allo strapotere Marvel degli ultimi tempi non si fa attendere, la DC Comics schiera in campo le due icone supreme del fumetto americano che ne hanno decretato il successo e la leggenda: Superman e Batman, dettaglio non di poco conto, nascono prima dei personaggi Marvel. L’occasione è il sequel del non troppo convincente Man of Steel (2013) sulle gesta di Superman, diretto da Zack Snyder che torna con la grossa responsabilità di coinvolgere Batman in un contesto credibile e spettacolare. In aiuto al regista l’eredità dei fumetti stessi e la sceneggiatura di Chris Terrio (Argo) e dello specialista David Goyer, dietro a questo nome alcuni dei più importanti cinecomix dei tempi recenti, producono uno scenario avvolgente ma confuso, il riferimento è la prima parte densa di avvenimenti e personaggi che spargono più dubbi che certezze, una giustificazione sembra essere il fatto che la versione cinematografica è tagliata di svariati minuti. A reggere il disordine narrativo è proprio la regia di Snyder, ormai criticato a priori, capace di mettere in scena sequenze solide di azione, la rievocazione della distruzione di Metropolis, ma anche tocchi emozionanti: i pochi minuti introduttivi sulla genesi di Bruce Wayne/Batman.
Se il Superman di Snyder era già conosciuto, qui Henry Cavill pare più convincente e sicuro nella parte, è il nuovo Batman di Ben Affleck ad attirare l’attenzione di tutti e la notizia clamorosa è che, forse, siamo dalle parti del migliore Batman di sempre: sofferto ma risoluto e affascinante nei panni di Bruce Wayne, minaccioso e massiccio nel momento di indossare un costume-armatura granitico, esteticamente funzionale per lo scontro che deve affrontare. Ben Affleck non si fa intimidire e in un colpo solo sembra fare dimenticare le precedenti incarnazioni di Michael Keaton e Christian Bale, non ce ne vogliano, di sicuro più bravi come attori, ma tutto pare messo per la prima volta al punto giusto, si può insinuare che manca l’ironia, ma la vicenda drammatica e violenta di questo sequel non può contemplarla. Il nuovo aiutante Alfred di Jeremy Irons poi, in quei pochi istanti in cui si vede, è strepitoso, così come la bat-caverna (incredibile l’apertura a scomparsa nella piscina della tenuta Wayne). E la gioia è tanta nel vedere Batman in sequenze d’azione brucianti e crude come non mai, corpo a corpo mai visti per l’uomo pipistrello al cinema, e profusione di violenza (con effetti collaterali in vite umane) che ha provocato polemiche.
Si tratta di un film importante all’interno dell’universo DC, lo snodo introduttivo di altri personaggi con super poteri e apripista dei già annunciati film, a partire dall’allusione di un’alba nel titolo, sulla Justice League con nuovi eroi. Nel corso della vicenda con brevi apparizioni fanno la loro comparsa Flash, Acquaman e Cyborg. Il personaggio della guerriera amazzone Wonder Woman è invece già presente, una sorpresa mancata per via del solito marketing che ha anticipato tutto e troppo con trailer/anteprime, ben rappresentato dalla bellezza di Gal Gadot, l’attrice sfodera pure un discreto carisma, era difficile chiedere di meglio, riesce a trovare lo spazio per mettersi in mostra nell’esplosivo finale. L’ultima mezzora è di sicuro il pezzo forte, il momento che vale il prezzo del biglietto e conferma l’abilità/predisposizione di Snyder nelle sequenze distruttive di massa, uno spettacolo potente di azione ed effetti speciali che rende bene lo scontro tra i due leggendari supereroi e l’arrivo di una mostruosità ulteriore concepita dai piani criminali di Lex Luthor, altra classica conoscenza degli appassionati dei fumetti DC, interpretato questa volta da Jesse Eisenberg che aggiorna il personaggio in una schizzata personalità megalomane hi-tech.
Siamo pur sempre in un sequel quindi si rivedono, seppure con meno spazio, i volti dei genitori (adottivi) di Superman quali Kevin Costner e Diane Lane, e la sua amante Lois di Amy Adams in poche ma significative sequenze, anche i resti del comandante alieno Zod (Michael Shannon) servono all’economia della storia. Restano impresse alcune intuizioni visive, come la sequenza-incubo del futuro, con un Batman-soldato in uno scenario post-apocalittico desertico assediato da alieni-insetti, le sequenze oniriche si ripetono e inducono allo stallo di incertezza di tutta la prima parte di pellicola ma non c’è mai il tempo di annoiarsi per davvero. Attacco frontale della critica (USA) verso la pellicola, in piena era internet sempre più considerata, ma pare troppo allineata e prevenuta da non lasciare perplessi con numeri di valutazione sconsolanti per Snyder e Affleck. Altre cifre però vengono in soccorso visto che il box office, nei primi 5 giorni di programmazione, è stato sbancato con alcuni record. Insomma il consiglio è sempre quello e più in voga da sempre: guardare (al cinema) prima di giudicare. Da queste parti lo spettacolo è stato gradito.
Sciamano