Aggiornato il Aprile 19, 2012 da Il Guru dei Film
Il blockbuster fantascientifico ispirato al gioco della battaglia navale.
I segnali lanciati nello spazio in cerca di vita hanno trovato risposta: alcune enormi astronavi aliene precipitano sulla Terra. L'avanguardia aliena si posiziona nei pressi delle isole Hawaii, la zona in cui si trova la sorgente di comunicazione spaziale, con intenti bellicosi e di distruzione. Una vicina e provvidenziale esercitazione della Marina americana si trasforma presto in un'operazione di guerra in mare aperto, per il tenente di cacciatorpediniere Alex Hopper e il suo equipaggio inizia una prova di coraggio e sacrificio.
Prendete i recenti "Skyline" e "World Invasion" e posizionateli in mezzo al mare, avrete un'idea di "Battleship", che si può differenziare per l'apporto di un dispiegamento di mezzi finanziari maggiore e un senso dell'ironia più evidente. La pellicola diretta da Peter Berg vanta dei personaggi più simpatici seppur stretti nei soliti clichés ormai rodati e riconoscibili, il protagonista interpretato da Taylor "John Carter" Kitsch è l'eroe belloccio e giovane di turno che non ne combina una giusta, molto divertente il prologo e la ricerca del chicken burrito promesso a una bionda appena abbordata, sino al riscatto personale e la dimostrazione di forza e coraggio nel momento del precipitare degli eventi. "Battleship", se si ragiona un momento, è una sciocchezza gigantesca e gonfia della (solita) retorica militarista yankee, assolutamente ridondante nel mostrare i muscoli di forze armate, questa volta la flotta navale statunitense, al ritmo di hard-rock (gli AC/DC presenti con almeno un paio di pezzi) e il sonoro di motori ed esplosioni profusi senza risparmio. Insomma prendere sul serio la faccenda non è il caso, vale per l'intero filone che, per intenderci, nel recente (mica tanto) passato ha prodotto opere come "Indipendence Day".
A differenza delle altre pellicole citate, questo nuovo scontro con le forze aliene può contare sulla regia di Peter Berg ("Hancock") che non fatica a insidiare i colleghi, compreso Michael Bay e i suoi tediosi "Transformers", risultando più fluido e conciso nelle sequenze topiche, le esagerazioni ci sono ma si va al sodo per ottenere un impatto spettacolare accompagnato sempre da una discreta tensione. Gli effetti speciali sono ottimi e comprendono (quasi) sempre scenari su vasta scala enormi, con spostamenti di acqua giganteschi e interi scorci di mare solcati da astronavi misteriose che si configurano di continuo, per mostrare nuovi armamenti e micidiali marchingegni tecnologici. I più pignoli, anche a ragione, avranno da ridire sulla disposizione tattica del nemico piena di improbabile ingenuità e goffaggine. Come spesso accade, nonostante la superiorità tecnologica, gli alieni hanno diversi punti deboli che gli esseri umani possono sfruttare a loro vantaggio, inoltre hanno una sorta di priorità negli obiettivi, suggeriti e illuminati da inquadrature hi-tech in soggettiva. Per quanto riguarda il loro aspetto meglio scoprirlo nel corso della visione, anche per il fatto che rimane ben poco in questo tipo di produzione da lasciare alla sorpresa dello spettatore.
Liam Neeson ricopre il ruolo del severo comandante supremo della Marina, il padre della bionda Samantha (Brooklyn Decker) che fa perdere la testa al protagonista Alex, situazione che crea imbarazzo e stallo lungo tutta la vicenda per via della cattiva reputazione del giovane tenente. Non è difficile immaginare la conclusione ma una certa vivacità, anche comica, nei vari incontri tiene bene e strappa il sorriso. La vena divertita prosegue nella buffa rappresentazione dello scienziato-nerd (Hamish Linklater) coinvolto in peripezie estreme, le iniziali scene con i collegamenti alle varie control-room della Nasa e Intelligence presidenziale sono esilaranti.
Lo spunto principale del film è il gioco della Battaglia Navale, a dire il vero lo si riconosce in un solo punto preciso della storia, anche questa volta traspare una forte dose di inverosimiglianza ma è anche il momento con meno effetti speciali su schermo e giocato sull'attesa e la tensione. I combattimenti tra le navi terrestri e i velivoli-nave spaziali sono tutti spettacolari e attraversati da lanci continui di missili e bombe che penetrano le lamiere, per esplosioni clamorose riprese da prospettive sempre inedite e da varie angolazioni. Da segnalare la terribile arma aliena, formata da una palla metallica, scossa da lingue di fuoco intelligenti che rotola sugli obiettivi seminando devastazione.
I buchi di sceneggiatura sono numerosi, in pratica tutta la parte sulla collina e non solo, le forzature non si contano (il gigante con le gambe amputate) e il finale molto scontato ma "Battleship" funziona e diverte senza troppa noia. Nel cast si notano anche la pop-star Rihanna, una parte di rilievo al fianco di Taylor Kitsch, molto castigata rispetto ai video sexy per i quali è famosa, e il giapponese Tadanobu Asano ("Ichi The Killer") nel ruolo di un valoroso militare. Al termine dei titoli di coda c'è un'ultima scena, che hanno visto davvero in pochi, aperta a un eventuale sequel.
Titolo Originale: "Battleship"
Paese: U.S.A.
Rating: 7/10