Beastly – La fiaba è un film per teenager

Aggiornato il Maggio 11, 2011 da Il Guru dei Film

Film: Beastly

Vanessa Hudgens (High School Musical) e Alex Pettyfer (Sono il Numero Quattro) sono le star di questa rilettura della Bella e la Bestia ambientata nella New York della Upper Class.

 

La Bella e la Bestia è un archetipo narrativo di straordinaria adattabilità, come dimostrano le innumerevoli versioni, dal musical a Shrek (che, per altro, se ricordate, con le pagine della fiaba ci si pulisce il sedere) passando per ogni genere di narrazione.

Beastly è un'abile rivisitazione in chiave glamour che punta sull'appeal dei nuovi idoli per teen ager come Vanessa Hudgens, una delle star di High School Musical, e Alex Pettyfer, vedette di Sono il Numero Quattro.

Per la verità non è che ci sia moltissimo da raccontare: la vicenda è ambientata nei licei dell'upper class newyorchese, dove il bellissimo, ricchissimo e stronzissimo Kyle (Alex Pettyfer) è il principe della scuola e si diverte a mettere in croce Kendra, una ragazza dark e misteriosa. Kyle, così si impara, non sa però che la sua vittima è una strega e così, a forza di insistere, si becca un bel sortilegio e diventa un mostro. Tieh!

Ma siccome si tratta di un film che non punta proprio sui contenuti, al perfido Kyle viene offerta una via d'uscita: ha due anni di tempo per trovare il vero amore, unica condizione per tornare bello come prima e, si spera, meno stronzo.

Film: Beastly

Questa nuova condizione di mostro lo induce ad accorgersi di Lindy (Vanessa Hudgens), una compagna di classe povera ma carina che ignorava quando era il principino della scuola.

La storia della bella e la bestia è un apologo sull'accettazione della diversità: il film di Daniel Barnz, che in America ha sbancato il botteghino, tenendo abilmente insieme tutti i fili stilistici che piacciono a quel pubblico che impazzisce per High School Musical come per Twilight, ci rassicura che l'amore va al di là delle apparenze. Se ne riparlerà quando gli attori e il pubblico scopriranno il botulino.

Paolo Biamonte