Aggiornato il Agosto 4, 2011 da Il Guru dei Film
Un action-pulp sfrenato come le sue tre sexy e selvagge protagoniste. Trixie, Camero e Hel sono tre splendide e pericolose ragazze che hanno stretto alleanza per concludere un misterioso affare nel deserto.
Sotto la guida della carismatica Hel il trio ha rapito un malvivente per indurlo a confessare un luogo segreto in cui è nascosta della merce preziosa. In realtà ognuna delle fanciulle è mossa per interessi diversi, una situazione che non tarda a degenerare in una resa dei conti che coinvolge anche altri personaggi, attirati nel luogo isolato trasformato ormai in un campo di battaglia.
Gli influssi di "Grindhouse" (2007) si manifestano con forza in questo puro film exploitation pieno di belle donne e violenza, il richiamo all'estetica pulp di Tarantino & Rodriguez si coniuga con il (retro)gusto sixties dei sexy film di Russ Meyer, in particolare al suo "Faster Pussycat Kill Kill" (1965) di cui "Bitch Slap" sembra il remake non ufficiale, per un cocktail di violenza pop e patina soft core che indugia sui corpi seducenti delle protagoniste e non si fa mancare il sangue a colorare momenti d'azione iper stilizzati. L'inizio e la fine di "Bitch Slap" sono semplicemente travolgenti, il riferimento è ai titoli di testa e di coda, in apertura un montaggio da applausi spara schegge impazzite di cinema vintage, tra cui anche un frammento del citato film di Meyer, con al centro donne scatenate che fanno a botte, combattono, con veemenza avversari uomini al ritmo di una devastante colata (psycho)rock, roba che se l'avesse fatta Tarantino saremmo ancora qui a detergere gli occhi dalle lacrime. I crediti finali sono risucchiati in una passerella di spogliarelli al limite del sordido e la b-exploitation anni 70, pura ipnosi, spettacolari se visti in una sala da cinema ormai deserta.
La trama, come è facile intuire, non è importante ma piace come questa viene proposta, il film infatti si apre con la scena finale e prosegue con una serie di flash-back che spostano gli eventi sempre più indietro verso il passato, per un quadro completo che non è affatto difficile seguire visto l'esile posta in gioco. Le tre sventole imperversano con look super sexy e pettorali (siliconati) esplosivi, inquadrati con gratuita insistenza, il potenziale è talmente alto che nonostante non venga mostrato nemmeno un capezzolo si rimane soddisfatti della carica conturbante di Hel, Camero e Trixie. I tre personaggi sono, al contrario di quanto si può pensare, ben delineati con precisi caratteri e interpretazioni, le ragazze funzionano, oltre a fisici da urlo hanno delle facce perfette per i ruoli, difficile se preferire la burrosa e ammagliante Hel (la nuova Tura Satana?) di Erin Cummings o la psicolabile e animalesca Camero di America Olivo, oppure la più giovane e svampita del gruppo, la spogliarellista Trixie interpretata da Julia Voth.