Blob – Il Fluido che Uccide (1988)

Aggiornato il Maggio 20, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Bolb - Il Fluido che Uccide

 

La pellicola è comunque ricordata per gli straordinari effetti speciali capaci di reggere il confronto con molte produzioni recenti, in gran parte sono protesi in lattice, si intravedono anche fugaci riprese con miniature e foto-montaggi, il tutto però è condotto con una professionalità e senso del realismo da applausi. In “Blob il Fluido che Uccide” si può assistere ad alcune delle più terrificanti morti violente del decennio, roba forte e dannatamente splatter e i paragoni con i vertici raggiunti da “La Cosa” (1982) si possono una volta tanto scomodare. I corpi delle vittime sono inglobati, masticati, scomposti dal mostro fluido-informe in modalità sconvolgenti, quello che resta dei cadaveri sono tessuti corrosi e putrescenti, la morte sopraggiunge il più delle volte con sofferenza e violenza inaudita. Si può ben dire che tutti gli omicidi sono congegnati con cura, si inizia all’ospedale con l’attacco del Blob a un giovane paralizzato in un urlo (di Munch) e lentamente liquefatto sotto gli occhi della ragazza a cui resta solo in ricordo dell’amato un braccio (amputato). Che dire poi della spettacolare e folle morte “per risucchio” di un poveraccio trascinato dentro lo scolo di un lavandino? Vedere per credere, forse la sequenza più celebre del film. Più avanti non ci sarà scampo nemmeno per i bambini, troppa grazia per un horror-fan, e cosi via in un tripudio effettistico-tecnico di primordine.

Kevin Dillon, fratello “sfigato” del più famoso Matt, è il burbero protagonista nel ruolo del giovane ribelle del paese munito di chiodo e motocicletta, con il mezzo sarà al centro di un paio di spericolate fughe niente male, l’attore con la sua recitazione nervosa e dolente è in pratica perfetto, si può dire la stessa cosa della protagonista femminile, Shawnee Smith, l’eroina sexy e grintosa decisa a vendicare la scomparsa del suo fidanzato, l’attrice è tornata alla ribalta nella serie "Saw" nella figura di Amanda. La scena famosa chiusa dentro un cinema presente nel film originale, un tormentone qui da noi grazie anche alla trasmissione televisiva “Blob”, viene riproposta con grande dispiegamento di mezzi e spargimento di sangue sino a protrarsi nelle fogne del paese dove non mancano altre memorabili sequenze. Da notare le immagini proiettate nella sala riferite a un finto e divertente slasher con al centro un boogeyman con maschera da hockey armato di moto-sega, già alla fine degli anni 80 era forte il senso di revival (ironico).

“Blob – Il Fluido che Uccide” incontra “La Città Verrà Distrutta all’Alba” di Romero, la vicenda diventa interessante con l’arrivo di una squadra militare in tenuta anti-batteriologica per mettere in quarantena la cittadina, si fa strada un clima di paranoia e oppressione rappresentato da decine di uomini in tute bianche ignifughe degne di una missione spaziale, intanto il mostro-Blob cresce nelle dimensioni con l’aumentare delle vittime. Le armi dell’esercito possono poco contro il mostro, c’è solo un metodo per abbatterlo, i protagonisti ingaggiano un gigantesco scontro nelle vie centrali del paese nel conclusivo sfoggio di effetti speciali e azione. Non manca anche un gustoso contro-finale, una prassi tipica per gli horror anni 80, che lascia aperta la strada a un eventuale sequel (mai realizzato). Una goduria.

Tit. Originale: “The Blob”
Paese: USA
Rating: 8/10