Boxtrolls – Le Scatole Magiche

Aggiornato il Ottobre 1, 2014 da Il Guru dei Film

Arriva il cartoon con le divertenti creature che vivono sottoterra e hanno adottato un bambino che viene definito una sorta di racconto di Charles Dickens intrecciato con Roald Dahl e Monty Python …

“E’ un miscuglio di detective story, commedia dell’assurdo, avventura steampunk con splendore visivo ed una morale sorprendente. E’ una sorta di racconto di Charles Dickens intrecciato con Roald Dahl e Monty Python”. Travis Knight, presidente e capo animatore della Laika, la casa d’animazione candidata all’Oscar per Coraline e Paranorman, definisce così Boxtrolls – Le Scatole Magiche, il cartoon in stop motion e 3D che è stato uno dei successi a sorpresa del recente box office americano.

I Boxtrolls sono delle strane creature che vivono sottoterra in simbiosi con le loro scatole: sono ghiotti di insetti, molto legati tra loro, trasformano i rifiuti in invenzioni geniali. Gli abitanti di Pontecacio, dove è ambientata la storia, li credono cattivi perché li ritengono responsabili della sparizione di un neonato che in realtà è Uovo, un bambino cresciuto con i Boxtrolls che per lui sono la sua famiglia.
Come da tradizione, i piccoli protagonisti si devono guardare da un nemico che sono i disinfestatori, guidati dal cattivo Archibald Arraffa.

Diretto da Anthony Stacci e Graham Annable, il film tratto dal best seller di Alan Snow Arrivano i Mostri, ha richiesto il lavoro di una troupe di 320 persone, (un animatore solitamente impiega una settimana per completare meno di 4 secondi di footage, come mostra la divertente sequenza finale), 56 telecamere e 892 luci, 190 marionette, 200 costumi, 20mila oggetti si scena, 79 set.

”Ci e’ piaciuto subito l’elemento alla Roald Dahl, noi abbiamo aggiunto quello di commedia dell’assurdo alla Monty Python” aggiunge Stacchi. Per questo si sono rivolti ad Eric Idle, storico componente dei Python, per le parole e la musica della canzone dei Boxtrolls, mentre la colonna sonora è dell’italiano premio Oscar Dario Marianelli.

 

Paolo Biamonte

 

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