Aggiornato il Settembre 28, 2016 da Il Guru dei Film
Dopo essere stato presentato fuori concorso a Cannes, Cafè Society, il nuovo film di Woody Allen, arriva anche in Italia. Con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Steve Carell …
Con Café Society Woody Allen compie nuovamente un nostalgico tuffo indietro nel tempo, facendo ritorno agli anni ’30, uno dei periodi a lui più cari. Il termine Café Society si riferisce agli aristocratici, agli artisti e ai personaggi famosi che si riunivano nei caffè e nei ristoranti alla moda e che divenne particolarmente popolare dopo la fine del proibizionismo negli Stati Uniti.
Il film è la storia di Bobby Dorfman, il più giovane rampollo di una famiglia ebrea di New York, proprietaria di una gioielleria. Suo fratello Ben è un gangster. Per sfuggire a un destino quasi segnato, Bobby lascia New York, a caccia di successo nel mondo dello spettacolo. Raggiunge quindi a Hollywood lo zio, potentissimo agente delle star del cinema. Trascinato nel vortice della Café Society di quegli anni, da Vonnie, la giovane segretaria dello zio, finirà per innamorarsene perdutamente, apparentemente ricambiato. Il loro amore però non ha futuro e Bobby decide malinconicamente di tornare a New York dove aprirà un locale.
Cafè Society è costruito come un romanzo e viene raccontato da una voce narrante che Allen ha assunto in prima persona nella versione originale. “Ho deciso di partecipare personalmente perché sapevo esattamente come dovevano essere modulate le parole”, dice. “Ho pensato che per sottolineare questa struttura narrativa fosse necessaria la voce off dell’autore del romanzo, in questo caso la mia”. Un espediente che permette al regista di inserire non pochi elementi autobiografici nella vicenda.
Nonostante l’ambientazione di Cafè Society richiami inevitabilmente alla memoria altri titoli precedenti, da Pallottole su Broadway a La Rosa Purpurea del Cairo, fino a Radio Days, Woody Allen riesce a comunque a rinnovarsi e a divertire, senza discostarsi da spunti e temi già proposti.
Il film compone uno splendido affresco storico, ricostruendo in modo magistrale tutti gli elementi del periodo: le dimore sontuose, le feste sfarzose, i costumi scintillanti. Un quadro reso graficamente perfetto grazie al tocco magico del maestro della fotografia Vittorio Storaro che ha messo il proprio talento al servizio del regista americano.
Il cast di Café Society è ottimo. Jesse Eisenberg è un perfetto alter ego di Woody Allen: ugualmente nevrotico e imbranato, riesce addirittura a riprodurne la fisicità impacciata. Kristen Stewart è adorabile e sorprendentemente affascinante. E Steve Carell è come sempre in perfetto equilibrio tra il serio e l’ironico. Il film risulta molto scorrevole grazie anche al ruolo da abile burattinaio del narratore Woody Allen, implacabile artefice del beffardo destino dei protagonisti.
“La vita è una commedia … scritta da un autore sadico”