Aggiornato il Settembre 18, 2012 da Il Guru dei Film
Will Ferrell e Zach Galifianakis sono i protagonisti di questa commedia che ha al centro un politico idiota e campione di gaffe e un rivale improbabile ma capace di scompaginare il gioco della politica. La regia è di Jay Roach.
Candidato a Sorpresa è una parodia del sistema politico americano messa in scena con l’umorismo ultra pop e sicuramente non cerebrale di Jay Roach, che è il regista di due Austin Powers, Ti presento i Miei e di Mi Presenti i Tuoi?
La storia vede un politico locale, candidato al Congresso, Cam Brady (Will Ferrell), che fa precipitare la sua carriera verso il disastro quando, per errore, registra nella segreteria telefonica di una famiglia ultra bigotta, un messaggio osceno indirizzato alla sua amante. A quel punto i suoi finanziatori, i fratelli Moch (Dan Akroyd e John Lithgow) decidono di scommettere su un nome nuovo e puntano su Marty Huggins, (Zach Galifianakis), un timido e imbranato direttore dell’ufficio del Turismo, talmente goffo da risultare indigesto al padre, un politico che invece nel sistema ci sguazza. Manovrato da uno spin doctor (Dylan McDermott) Huggins diventa però un rivale micidiale per Brady che nel frattempo mette insieme una serie incredibile di gaffe, compresa quella di dare, per errore, un pugno a un neonato e a un cane.
Ciononostante la strada sembra spianata quando Huggins decide di ritirarsi, disgustato dal progetto dei suoi finanziatori di ristrutturare le industrie con utilizzando manodopera cinese sottopagata al posto dei lavoratori americani. Ma sarà proprio Huggins a scompaginare tutto, confessando pubblicamente le sue responsabilità e riuscendo perfino a colpire l’animo del cinico Cam Brady.
Candidato a Sorpresa mette in scena tutto quel repertorio di corruzione, sesso, cialtroneria e sorprendente stupidità che la politica, non solo quella americana, ci offre quasi quotidianamente. In questo caso il registro è comico grottesco e l’idea originale è dipingere il politico di professione come l’icona dell’imbecillità. Il cast è ottimo e i due protagonisti, Ferrell e Galifianakis sono bravissimi, il problema è che per far ridere un pubblico abituato al Batman ciociaro, forse non bastano due fuoriclasse.
Paolo Biamonte
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