Aggiornato il Ottobre 22, 2015 da Il Guru dei Film
Alla Festa del Cinema di Roma ha avuto enorme successo la proiezione di Lo chiamavano Jeeg Robot, il primo lungometraggio di Gabriele Mainetti, che è diventato molto popolare su YouTube per i suoi 2 cortometraggi Basette e Tiger Boy, con riconoscimenti non solo in Italia.
Nel film Claudio Santamaria è Enzo Ceccotti, un pregiudicato di periferia che a causa di un incidente entra in contatto con una sostanza radioattiva e scopre di avere una forza sovrumana.
Enzo è un tipo chiuso e introverso che due grandi passioni, lo yogourt alla vaniglia e i film porno, che lo aiutano a dimenticare la realtà violenta della periferia in cui vive. La contaminazione casuale con la sostanza radioattiva gli fa acquisire superpoteri che trova perfetti per la sua attività di ladro. Ma un giorno incontra Alessia (Ilenia Pastorelli), una ragazza con problemi psichici che si convince che Enzo sia Jeeg Robot, l’eroe del famoso cartone animato giapponese, e la vita del piccolo delinquente di periferia ha una svolta. Nella vicenda entra anche lo Zingaro (Luca Marinelli), un boss locale che uccide con le mani, che poi pulisce accuratamente perché ossessionato dall’ordine e dalla pulizia.
Lo chiamavano Jeeg Robot, che il regista definisce una “favola urbana”, porta lo spettatore nei cambiamenti grandi e piccoli delle vite di Enzo e Alessia, tra superpoteri e fragilità tutte umane.
Lo chiamavano Jeeg Robot: intervista a Luca Marinelli
Gabriele Mainetti ha giocato a mescolare diversi generi, perché questo è il cinema che ama fare, ispirato ovviamente ai capolavori di genere superpoteristico come Spider-man e Superman, ma anche a Tarantino e a Gomorra.
Lo chiamavano Jeeg Robot: intervista a Claudio Santamaria
Claudio Santamaria ci ha detto che “Da bambino, per molto tempo ho guardato i supereroi, soprattutto Spiderman, che ho amato e odiato allo stesso tempo; se avessi i super poteri entrerei in Parlamento e…a quel punto quello che succede non lo so”, e ha aggiunto che adesso che gli piace anche Superman, il suo supereroe ideale è “Superman che sputa ragnatele”. Santamaria che come De Niro è ingrassato fino a pesare 100 chili per il film, è contento di aver lavorato con Mainetti perché “Gabriele tiene molto al lavoro con gli attori e questo per un attore è la cosa più bella che può trovare sul set perché senti che sei protetto”.
Luca Marinelli invece ci ha detto che lo Zingaro è il primo cattivo che fa realmente, che si è divertito a costruire il personaggio con il regista, e che se dovesse scegliere un supereroe sceglierebbe “Batman perché è l’unico che non ha poteri e è simpatico” ma ammette di non conoscere la famosa sigla di Jeeg Robot perché “io vedevo pochissimo Jeeg perché non mi piacevano i cartoni giapponesi”. Inevitabile un riferimento alla sua partecipazione a Non essere cattivo di Claudio Caligari, “da quel film stanno arrivando tante cose belle e di questo sono profondamente contento”.
‘Lo chiamavano Jeeg Robot’ uscirà nelle sale italiane a marzo 2016.