Cosmopolis (2012)

Aggiornato il Maggio 31, 2012 da Il Guru dei Film

Cosmopolis (2012)Il film di Cronenberg tratto dal romanzo di Don DeLillo.

Il giovane miliardario Eric Parker ha voglia di rifarsi il taglio nonostante una capigliatura impeccabile, per farlo deve attraversare una Manhattan in agitazione per la visita del presidente degli Stati Uniti. Inizia la giornata di uno degli uomini più potenti del paese tra nevrosi, dialoghi e confronti con vari conoscenti, tra i quali la moglie Elise, una ricca ereditiera con aspirazioni da poeta. Eric viaggia in limousine con la scorta, qualcuno ha minacciato la sua incolumità e si trova vicino.

Sembra fantascienza ma non lo è, il nuovo film di Cronenberg assomiglia troppo agli incerti scenari attuali per considerarlo tale, forse nemmeno DeLillo nel 2003, l’anno in cui pubblica il libro fonte di ispirazione, poteva immaginare in breve tempo un mondo sempre più decadente e succube della finanza globale, gestita da pochi individui, spesso giovani divenuti miliardari nel giro di una notte. Eric Parker è l’incarnazione della new economy più distorta e anonima, l’eroe del male del nuovo millennio, il figliol prodigo che si trasforma in un essere freddo, calcolatore e privo di emozioni ma capace di spostare l’equilibrio di intere economie e il destino di migliaia di persone, magari le stesse che vede con disinteresse attraverso i vetri della sua inseparabile limousine. “Cosmopolis” è la discesa nella visione del mondo di Eric, un viaggio nelle vie affollate di New York apocalittico e imploso come alcuni dei precedenti lavori di Cronenberg, “Il Pasto Nudo” e “Crash”, a cui tende a somigliare.

Cosmopolis (2012)

Robert Pattinson, l’idolo delle ragazzine della serie “Twilight”, si cimenta nel ruolo del protagonista inseguito da una diffidenza generale e giustificata, una scommessa che si può definire vinta, l’attore è aderente al personaggio e dimostra di reggere un film basato quasi per intero in lunghi e impegnativi dialoghi, un tappeto di impressioni e pensieri che sembrano seguire la tecnica cut-up di Burroughs a descrivere un’umanità raggelante, attiva e professionale, ma priva di vitalità e spinta a considerazioni più vicine a uno stato di lucida follia, distaccata dalla realtà che preme solo a pochi passi, verso un futuro indefinito. Eric si sposta con una limousine hi-tech che funge da vero ufficio-operativo, un centro tecnologico di monitor e computer touch screen da cui predispone azioni finanziarie su scala mondiale, un luogo asettico e munito di divani in pelle nera dove non disdegna gli incontri più disparati e descritti in alcuni dei momenti più divertenti del film (la scena della prostata asimmetrica).

In uno di questi frangenti all’interno della macchina si nota l’attrice Juliette Binoche, ancora affascinante, nella parte di un’infuocata amante intenta in un amplesso con Eric, il quale ricorre al sesso come pura distrazione accessoria, senza passione o vero desiderio. Intervengono altri comprimari a rapporto con Eric ma il volto che si scorge in maggior misura, almeno nella prima parte, è il capo della sicurezza Torval (Kevin Durand, lo rivedremo nei panni di Barry Burton in Resident Evil Retribution), l’angelo custode attraverso i pericoli della città che viene investita anche da una sommossa anti-capitalista (Occupy Wall Street?), una delle sequenze più grottesche, con l’apparizione di topi giganti (morti) agitati dai manifestanti. L’insinuarsi verso un futuro immediato, la presenza di una limousine, possono ricordare “Strange Days”, del resto sono strani giorni in quel di New York, anche qui un’agente di colore, nel film della Bigelow era Angela Bassett, si mette in mostra in un’altra scena di sesso che si ricorda per lo statuario nudo integrale di Patricia McKenzie.

“Cosmopolis” è un film anti-spettacolare che lascerà nello sconcerto più di uno spettatore, anche la piega auto-distruttiva della vicenda non viene in soccorso, ma il titolo è profetico e mette in mostra una serie di personaggi di varia estrazione, da vedere la breve apparizione del ribelle di Mathieu Amalric, che ruotano intorno al “vampiro” metropolitano Eric a partire dalla bella moglie interpretata da Sarah Gadon, repressa (sessualmente) e parcheggiata in un mondo dorato ma vacuo come la sua vita. Ci sarà anche l’occasione per ammirare il sempre bravo Paul Giamatti, una sorta di nemesi del rampante Eric, non meno inquietante e pieno di dolore. I sintomi di una nuova carne, modificata dalla tecnologia e la smania di controllo, virano ancora una volta verso un’umanità fredda e distaccata che ha l’aspetto curato ed elegante di Eric Parker.

Titolo Oriignale: “Cosmopolis”
Paese:Canada/Francia/Portogallo/Italia
Rating:8/10