Detective Stone (1992)

Aggiornato il Luglio 22, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Detective Stone

Il fanta-horror con Rutger Hauer a caccia di un assassino particolare.

 

 Londra, 2008. L’effetto serra ha innalzato il livello dei mari, nella città ridotta a un enorme acquitrino si aggira un misterioso serial killer che estrae dal petto i cuori delle sue vittime. Il detective Stone inizia una caccia spietata all’assassino per vendicare l’amico/collega morto nel corso delle indagini.

Film dei primi anni 90 che guarda ancora al decennio precedente saccheggiando l’estetica noir cyberpunk di "Blade Runner" e le sensazioni mostruose della serie "Alien", il tutto frullato in un poliziesco del futuro che nel frattempo è già passato, prodotto con pochi soldi e nessuna voglia di prendersi sul serio. "Detective Stone" si regge sul tipico canovaccio dei "buddy movie", il protagonista poliziotto di solito rude e con inclinazioni dark viene affiancato da un nuovo partner pazzerello e frizzante, esattamente quello che succede nel corso della vicenda, per fortuna il detective Stone è Rutger Hauer con il suo volto di pietra, reduce da anni di fama e gloria ("Blade Runner", "The Hitcher", ecc.), mentre il collega Dick Durkin (che nome!) è un divertito e schizzato Alastair Duncan che bilancia l’ombroso collega. Insomma niente di nuovo, anzi tutto riciclato eppure capace di crearsi un’accoglienza benevola, complice anche l’imbarazzante stallo creativo generale del cinema (fanta)horror anni 90.

A distanza di anni però il film mostra limiti evidenti anche se, a suo modo, riesce a cavalcare con personalità il trend del periodo sui "serial killer" esploso con "il silenzio degli innocenti" (1991). In "Detective Stone" accade poco o nulla, il merito del regista Tony Maylam è quello di gestire le scarse risorse a disposizione e sviare l’attenzione suoi pochi personaggi presenti, nonostante un inizio intrigante dentro una discoteca sado-maso che deve essere piaciuta molto ai Wachowski Bros visto che in "Matrix Revolutions", la scena del "Club Hell", ripropongono la stessa ambientazione fetish con poche variazioni. La sceneggiatura è un piccolo delirio illogico, Stone è dentro la discoteca ma le doti da sensitivo, non si capisce bene in quale occasione sviluppate, gli fanno percepire la presenza del serial killer che infatti colpisce nei cessi una ragazza, immersa in un bagno di sangue e privata del cuore, Stone se la prende con un cane (apostrofato con un esilarante "faccia di cane") che pare avere visto tutto (!). Un ulteriore attrazione potrebbe venire dagli effetti splatter, in realtà le sequenze forti sono ridotte al minimo e riprese a massacri terminati, quindi al massimo si scorgono pareti insanguinate e cadaveri con i petti sventrati.