Detention – Terrore al Liceo (2011)

Aggiornato il Giugno 3, 2014 da Il Guru dei Film

Un bizzarra teen-comedy con spruzzate horror.
Un assassino indistinto che assomiglia al killer di un film horror uccide la tipa più bella della scuola, i sospettati sono i suoi compagni intenti all’arrivo del ballo di fine anno. Per correre ai ripari il preside prevede per alcuni di loro un periodo di detenzione in una classe, i giovani intanto provano a scoprire chi può essere l’assassino.

 

Uno dei film più strani degli ultimi tempi “Detention”, parte subito a 1000 (i titoli di testa!) e non si ferma più sino alla fine, travolge tutto e tutti con dialoghi e riferimenti pop disparati che quasi non capisci bene a cosa hai assistito. Si tratta più che altro di una commedia per teenagers mascherata da film horror, chi è in cerca di uno slasher alla “Scream”, per dire di quello più famoso e accostabile, rimane abbastanza deluso visto che questo aspetto è secondario, a completamento di un immaginario più ampio e abbastanza folle bisogna ammettere. I personaggi sono tutti pazzi da legare, si ride più che provare paura, anzi non fa paura per niente, e dire che l’inizio si presenta con una sequenza di squartamento da applausi, con un taglio sulla vittima che fa colare del sangue viscoso e rosso come non sempre si riesce a vedere negli horror “ufficiali”.

 

Dunque non è un (vero) horror nonostante il boogeyman di turno sia provvisto pure di un look decente, con coltellaccio alla Michael Myers e la faccia nascosta da bende (?), ripreso a sua volta dal tormentone horror del film, una immaginaria saga con protagonista Cinderhella (notare la h), nel doppiaggio italiano chiamata Cenerantola (con la a….ahah!), l’attenzione si sposta presto sulla vera protagonista, la giovane Riley, i suoi tormenti da sfigata della classe che fanno ribaltare dal ridere e dal rapporto con i compagni che diventano presto i comprimari della vicenda, una serie di ragazzini cresciuti a dosi furibonde di MTV, Whatsapp, internet ormai smaliziati, sagaci, consumatori e manipolatori della società che li vede già nostalgici dei tempi passati nonostante l’età intorno ai 20 anni. “Detention” infatti scopre la sua vera pelle, forse, che è quella di essere una sorta di film generazionale usa e getta, un “Donnie Darko” meno riflessivo e più sciocchino che però non può fare a meno di guardare al passato (prossimo), agli anni 90 in questo caso che vengono evocati in lungo e in largo.

 

Il regista Joseph Kahn mette in pratica la dote per cui è conosciuto, ossia regista di videoclip (da scorgere l’elenco degli artisti pop per cui ha lavorato, pensate ai più famosi degli ultimi 15 anni), con uno stile veloce ma fresco, senza quei montaggi epilettici da dementi per fortuna, con grande cura per i dialoghi e la citazione più sfrenata, tra film e telefilm e, tra le altre cose, le battute sui canadesi (da ribaltarsi!) c’è da perdersi, mentre si susseguono situazioni splapstick, scritte in sovrimpressione, riferimenti di meta-cinema e capitoli autonomi che si infrangono nel corso delle peripezie per illustrare eventuali retroscena (tipo la genesi dell’atleta con la mano infilata nella Tv, cioè robe strane anche a raccontarle), il tutto frullato dentro una storia che a un certo punto si infila nel viaggio indietro nel tempo per tentare di preservare/cambiare il futuro. Un delirio post-moderno in piena regola.

 

Una delle cose che colpisce di più in “Detention” è la bellissima colonna sonora, martellante ed evocativa, piena di pezzi famosi (Raveonettes, Public Enemy, Backstreet Boys, ecc.) e meno celebri (I wanna kill dei Crocodiles mette i brividi) ma tutti straordinari e piazzati nel posto giusto, quella originale è curata invece da Brain & Melissa che compongono alcune ghost-ballads memorabili e il main-theme. Ottimo il cast, oltre alla Riley di Shanley Caswell si riconoscono la bionda Spencer Locke, la cheerleader bionda e bella della situazione, e il conteso Josh Hutcherson (Hunger Games) nel ruolo di Clapton. La colonna sonora, il Grizzly-pupazzone all’entrata della scuola e il duello tra gli ipotetici Patrick Swayze e Steven Segal, da soli valgono il prezzo del biglietto. Potenziale film-culto.

 

 

Titolo Originale: “Detention”
Paese: USA
Rating: 7/10