Devil (2010)

Aggiornato il Novembre 18, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Devil

Scritto e prodotto da M. Night Shyamalan un horror sulfureo per cinque persone intrappolate dentro un ascensore.

 

Sembra una giornata lavorativa come un'altra a Filadelfia, ma qualcosa di imprevisto è in agguato: un gruppo di persone resta bloccato all'interno di un ascensore situato in un importante grattacielo. La sorveglianza e i tecnici non riescono a venire a capo del guasto, intanto i cinque intrappolati sono testimoni di strane avvisaglie e cominciano a sospettare che confuso in mezzo a loro sia nascosto un assassino, quello che non sanno è che si tratta del Diavolo in persona.

Da una semplice frase quasi banale "Se credi in Dio allora credi anche nel Diavolo", il cinema horror ha posto le basi per diversi successi ("L'Esorcista" resta l'apice) e il fiorire del sotto-genere "demoniaco" in cui si inserisce il recente "Devil". Dietro alla pellicola svetta il nome di M.Night Shyamalan in veste di co-sceneggiatore e produttore, il regista celebre per "Il Sesto Senso" (1999) salvo poi cadere in pasticci come "L'Ultimo Dominatore dell'Aria" (2010), è abituato a frequentare atmosfere horror e ancora in grado di attirare una vasta platea. "Devil" è nelle intenzioni il primo capitolo di una trilogia denominata "The Night Chronicles", ancora prima di sapere l'esito soddisfacente dei botteghini è stata annunciata la lavorazione del secondo capitolo. Shyamalan si affida alla formula classica ideata da Agatha Christie in "Dieci Piccoli Indiani", il meccanismo che mette in competizione un ristretto gruppo di persone in pericolo di vita, il tutto filtrato con una bizzarra commistione satanica.

"Devil" si apre con una suggestiva panoramica di Filadelfia capovolta, se non fosse per alcuni scorci similari nel recente "Inception" si potrebbe parlare di inedito, in un concetto piuttosto evidente che vuole rovesciata la visione del male, del Diavolo in particolare, pronto con una vertiginosa soggettiva a intrufolarsi nella tromba di un ascensore. Tralasciando l'improbabile ragione che spinge il demonio a usare l'ascensore si nota che la singolare location è uno dei luoghi più frequentati nell'horror: dal finale di "Profondo Rosso", passando per "L'Ascensore" (1983, guarda caso) e nei primi concitati minuti di "Resident Evil" (2002), solo per citare alcuni, le cabine adibite al trasporto delle persone negli edifici si trasformano in trappole mortali. Il film è un mix di mistero e soprannaturale che viene esplicato dall'inizio alla fine, non vi è molto spazio per le speculazioni, tipico dei film americani, ma questa volta il risultato è meno indigesto del solito.