Aggiornato il Novembre 27, 2015 da Il Guru dei Film
Dio esiste e vive a Bruxelles (Le Tout Nouveau Testament), è il titolo del nuovo film del regista belga Jaco Van Dormael.
In questa opera onirica e visionaria, il regista racconta un Dio molto terreno: vive in un piccolo appartamento con sua moglie (una Dea tenuta in disparte) e con i due figli Gesù, che tutti conoscono, ed Ea figlia minore dicisamente meno conosciuta.
Dio esiste e vive a Bruxelles: intervista al regista Jaco Van Dormael
Il compito di interpretare Dio spetta a Benoît Poelvoorde, attore belga con una carriera di successo anche nel cinema francese; è la prima volta che Poelvoorde e Van Dormael lavorano insieme nonostante una brillante carrierra ventennale per entrambi.
“Siamo amici da tempo solo che ci vedevamo sempre a notte fonda – racconta scherzando Jaco Van Dormael e Benoît Poelvoorde aggiunge “L’ultimo film di Jaco M. Nobody in Belgio ha vinto moltissimi premi. E come spesso accade dopo aver ritirato un premio si festeggia. E proprio alla festa post premio, visto che io non ne avevo ricevuti, Jaco me ne ha regalato uno (che mi hanno fregato la sera stessa!) In quell’occasione ho chiesto a Jaco di fare qualcosa insieme, di recitare in uno dei suoi film. Gli ho detto che ero disposto a fare qualsiasi parte anche la candela e lui mi ha risposto ‘farai ben di più come ruolo: tu creerai la luce’ ed eccoci qua”.
E Van Dormael conclude questo ricordo confessando “Siamo rimasti stupefatti dal lavorare insieme la mattina alle 11, mai successo di vedersi così presto!”
Un film divertente e bello. Ci vorrebbe o ci vorrà una donna per salvare il mondo? O forse a questo punto meglio se Dio fosse una donna? “Mi sorprendo sempre quando i bambini cadendo per terra chiamano per prima mamma e non papà. – racconta il regista – Ho avuto un’educazione cattolica, ho letto i testi sacri e mi ha colpito il fatto che le donne dicono poco all’interno di questi. La sensazione che ho avuto è che le religioni spesso sono scritte da uomini per uomini.”
Riguardo a Dio esiste e vive a Bruxelles, con lo sceneggiatore ha deciso di prendere la storia raccontata nella Bibbia e nel NuovoTestamento, per raccontarne una con le donne un po’ più protagoniste. “In realtà non parliamo di religione – precisa Van Dormael – ma di altro, come i meccanismi del potere, della famiglia; Dio è crudele, autoritario, vuole obbedienza, e dà punizioni agli umani. Sua figlia invece dice che bisogna godersi la propria vita, essere presenti oggi e non ricevere punizioni.”
Il film esce in un momento molto delicato visti i recenti e drammatici accadimenti “in realtà tutto ciò non sta accadendo per religione, ma per la stupidità delle persone, per la volontà di controllare il potere del petrolio, per i soldi” sottolinea Jaco Van Dormael.
Uno dei protagonisti del film è senza dubbio la musica, che il regista ha usato soprattutto per illuminare la grande e magnifica interiorità dei 6 nuovi apostoli, “degli emarginati, dei grandi ustionati dalla vita, sei magnifici perdenti. La musica serve proprio a restituire loro una bella interiorità” racconta il Van Dormael.