Aggiornato il Ottobre 3, 2008 da Il Guru dei Film
Miracolo a Sant’Anna di [[Spike Lee]] e Zohan con [[Adam Sandler]] sono due film diversissimi, uno ha al centro l’eccidio che i nazisti hanno compiuto a Sant’Anna di Stazzena, l’altro la storia di un asso del Mossad che diventa parrucchiere a New York, eppure hanno in comune due cose. La riflessione sulla tolleranza e un [[John Turturro]] formidabile.
Non potrebbero essere più differenti Miracolo a Sant’ Anna di [[Spike Lee]] e Zohan, tutte le donne vengono al pettine.
Del primo avrete sentito parlare o letto in questi giorni visto il rumore provocato dalle polemiche di ex-partigiani (compreso Giorgio Bocca) nei confronti del regista della [[25a ora]] accusato di aver mancato di rispetto alla Resistenza. Eppure, a parte il folgorante [[John Turturro]], come vedremo, i due film qualcosa in comune ce l’hanno ed è il rifiuto delle guerre e l’aspirazione alla tolleranza e al rispetto delle differenze.
Tratto dal romanzo di James McBride, Miracolo a Sant’Anna mette insieme l’America violenta di oggi con l’eccidio di Sant’Anna di Stazzena, una paesino della Toscana dove i nazisti trucidarono più di 500 innocenti, donne e bambini compresi. Il tramite per questo legame è un gruppo di quattro soldati di colore, appartenente al primo battaglione di neri dell’esercito americano, che restano isolati nel paese e scoprono così l’Italia della lotta partigiana, del fascismo, delle rappresaglie tedesche. Momento decisivo del film il salvataggio, a costo di rischiare la propria vita, di un bambino da parte di uno dei soldati americani. Nel cast ci sono Valentina Cervi e i bravissimi Omero Antonutti e Pierfrancesco Favino

Zohan, tutte le donne vengono al pettine è invece una commedia con [[Adam Sandler]] che, dopo aver debuttato in un ruolo drammatico in un film sul dopo 11 settembre, questa volta sghignazza sul terrorismo. Sandler interpreta infatti la super star del [[Mossad]] che sogna di fare il parrucchiere a New York. Dopo aver affrontato Il Fantasma, il più pericoloso degli agenti nemici, finge di essere morto e va a New York, apre un negozio di parrucchiere, dice di essere australiano e di chiamarsi Scrappy Coco. Anche se il negozio va a gonfie vele, grazie al successo diciamo così personale che Scrappy ha con le donne, non tutto va per il verso giusto: c’è una multinazionale che gli fa la guerra perché vuole costruire un grande centro commerciale e c’è di nuovo Il Fantasma sulle sue tracce. Il Fantasma è [[John Turturro]] che, dopo una folgorante apparizione nel prologo di Miracolo a Sant’ Anna, qui da vita a un personaggio degno del Jesus Quintana de [[Il Grande Lebowski]].
Quanto al film, che è di un umorismo sgangherato e anche di grana grossa, ci sono delle gag esilaranti. Adam Sandler è bravissimo e ha coraggio nel denunciare i luoghi comuni del politically correct, la violenza del terrorismo religioso mediorientale e tutte le situazioni che potete immaginare quando di mezzo c’è un ebreo che a New York finge di essere un australiano (ovviamente per giustificare l’accento duro del suo inglese). Da segnalare i cameo di [[Chris Rock]], [[Mariah Carey]], [[John McEnroe]] e [[Henry Winkler]].
Paolo Biamonte