Aggiornato il Giugno 6, 2008 da Il Guru dei Film
Per riprendere il filo di una carriera che rischiava l’appannamento, M. Night Shyamalan, il regista del Sesto Senso, ha girato un horror-thriller catastrofico-ambientalista che, ispirandosi direttamente alla fantascienza e all’horror degli Anni ’50 e ’60 e a film come La notte dei morti viventi, L’invasione degli Ultracorpi e La cosa da un altro mondo, racconta le paure e la paranoia della società contemporanea.

E venne il giorno, nella sale italiane dal 12 giugno, è la storia della ribellione delle piante che liberano nell’aria una tossina che induce nell’uomo un incontrollabile istinto al suicidio. Una coppia, in piena crisi matrimoniale, decide di mettersi in viaggio insieme a una bambina, figlia di amici, per sfuggire all’apocalittica epidemia che rischia di annientare l’intero genere umano. E’ ovvio che il fulcro del film è nelle reazioni che la paura di questo attacco suscita nella gente, nel modo in cui i rapporti, anche i più intimi, possono essere devastati dalla paranoia. Non è difficile leggere questa vicenda come un grido d’allarme sull’America del post 11 settembre ma anche sullo stato di salute del nostro pianeta e sul futuro che attende i nostri figli e nipoti. Shyamalan ha spiegato che la paura per il futuro è il tema base di ogni suo film e che ha scelto di ispirarsi a classici come La notte dei morti viventi, L’invasione degli ultracorpi e La cosa da un altro mondo proprio in quanto esempi di opere che hanno utilizzato la fantascienza e l’horror per affrontare temi importanti, esattamente come oggi hanno fatto Io sono leggenda e Cloverfield. E venne il giorno è un prodotto girato per suscitare paura: eppure è tutto girato alla luce del sole e all’aperto con una tecnica di inquadratura, per stessa ammissione del regista figlia di Hitchcock, Kurosawa e, soprattutto, Kubrick, che induce disagio nello spettatore che percepisce cosa spaventa veramente Shyamalan: non tanto l’attacco alieno o i mostri, quanto la trasformazione subita in situazioni di pericolo dalle persone. La cosa piu’ spaventosa che ci puo’ accadere, a mio avviso, e’ osservare chi amiamo comportarsi in maniera strana e incomprensibile, pronunciare parole senza senso e commettere azioni che non ci aspetteremmo mai da loro. La lezione e’ chiarissima. Nel cast Mark Wahlberg e John Leguizamo.
Paolo Biamonte