Aggiornato il Febbraio 27, 2013 da Il Guru dei Film
Gabriele Salvatores firma l’adattamento del romanzo di Nicolai Lilin che racconta il percorso di formazione di due ragazzi amici per la pelle in un comunità criminale in Siberia regolata da un codice etico. Con John Malkovich nel ruolo del capo carismatico.
Educazione Siberiana è l’adattamento firmato da Gabriele Salvatores del romanzo di Nicolai Lilin, un racconto spietatamente realistico, scritto in italiano, della vita e dei codici della comunità Urka, una popolazione che si rifugiò in Siberia per sfuggire alle persecuzioni degli zar e poi fu deportata da Stalin in Transnistria, più o meno l’attuale Moldovia. Una comunità che ha la peculiarità di educare i propri giovani al crimine, onesti con i deboli, implacabili con esercito e polizia, i siberiani pregano Dio mentre compiono le loro imprese che sono regolate da principi morali. Il crollo del Muro e del regime sovietico altera gli equilibri del loro mondo, destinato a scontrarsi con gli influssi dell’Occidente.
In questa fase di passaggio crescono e conoscono la loro educazione Kolima e Gagarin, due ragazzi che sono amici per la pelle e si ritroveranno dalle parti opposte della barricata.
Sulla loro formazione vigila il carismatico nonno Kuzia, che li inizia all’arte delle rapine e alla condivisione comunitaria del bottino. L’obiettivo di queste imprese criminali non è infatti l’arricchimento personale ma il sostegno della comunità, in particolare gli anziani e i più deboli, come Xenia, una ragazza affetta da demenza di cui è profondamente innamorato Kolima che, dopo essere finito in carcere, dove affina la tecnica del tatuaggio, viene incaricato dal nonno di trovare l’uomo che ha usato violenza su Xenia, una missione che lo porterà a tradire i principi della comunità e ad arruolarsi nell’esercito.
Con il contributo degli sceneggiatori Rulli e Petraglia, Salvatores ammorbidisce i toni del romanzo, disinnescandone la violenza. E’ più la storia di due ragazzi uniti ma diversi nell’approccio alla vita, che si trovano divisi tra un mondo che gli cambia attorno e il rispetto dei codici immutabili della loro comunità di riferimento.
Il film è stato girato in Lituania, con temperature a 30 sotto zero e ha in John Malkovich, nel ruolo del nonno Kuzja, un interprete sempre straordinario quando si tratta di illuminare le zone di confine della psiche.
Kolimà e Gagarin sono rispettivamente Arnas Sliesoraims e Pijus Grudé quando sono adolescenti, Arnas Fedaravicius e Vilius Tumalavicius quando diventano ventenni.
Paolo Biamonte
{filmlink}9247{/filmlink}