Aggiornato il Settembre 30, 2015 da Il Guru dei Film
Everly è l’action-pulp con protagonista Salma Hayek …
- Tit. Originale: Everly
- Paese: USA
- Rating: 6/10
La prostituta Everly vive segregata da anni in un condominio-bordello, ora ha anche dei seri problemi con il suo ex, un boss della malavita, che la vuole morte per dei conti in sospeso. La donna si barrica in casa ed affronta armata sino ai denti l’arrivo degli sgherri che le vogliono fare la pelle…..
Dopo avere visto “Everly” ti chiedi di che anno è la pellicola (?). E’ del 2014, non si sbaglia, uno avrebbe detto 1995, Salma Hayek pare avere 30 anni, e invece ne ha 50 (!), complimenti, è ancora bellissima e il film sembra uscito dalla mente di uno che ha appena visto Le Iene e Pulp Fiction. La computer grafica di alcune sequenze però tradisce l’effetto e lascia intendere che Everly è uno di quei film simpatici recenti, ma concepiti fuori tempo massimo. Resta il fatto che ci si diverte abbastanza, con poco certo, si raggiunge il risultato di intrattenere con un’unica idea di spazio e tempo, il film si svolge in pratica in una stanza nel corso di una notte, condita da un’abile regia e una serie di variegati personaggi. Siamo dalle parti dell’inverosimile ma con tanta azione e sangue da vendere, ammettiamolo è più roba per maschiacci che guardano i film con birra e patatine. E poi a Salma che ciondola per tutto il tempo con le poppe bene in vista, non si può dire di no.
Everly è tutto qui: Salma Hayek mezza nuda e sexy con i fucili in mano che ammazza un bel po’ di gente. In mezzo, per allungare la brodaglia, una serie di improbabili incursioni di svariati personaggi, tra cui la madre e la figlia della protagonista, per un quadretto patetico-familiare che fa molto messicano e cripto-razzismo strisciante. Ma che importa c’è Salma Hayek in una delle poche volte protagonista, ancora in gran forma per usare un eufemismo, che si concede un filmetto sì violento ma dallo spirito leggero e caricaturale. Il prologo sembra promettere scenari molto drammatici, Salma è nuda e sofferente, in alcuni frangenti si intuiscono scene forti e scabrose (stupri di gruppo), ma sono solo evocati da voci registrate, per il resto si preferisce virare su una messa in scena fumettistica, esagerata, sempre ironica anche negli effetti splatter che abbondano con schizzi di sangue e squarci nei corpi. Tim Roth ferito e sanguinante ne Le Iene e il duello all’arma bianca nelle mura domestiche tra Uma Thurman e Vivica A. Fox in Kill Bill Vol.I paiono essere i riferimenti maggiori di Everly, opera che non nasconde la derivazione e che ripropone le situazioni con minime modifiche.
Il regista è Joey Lynch, quello del sottovalutato “Wrong Turn 2” (2007), la produzione è americana ma ha la particolarità di essere stata dislocata a Belgrado e in parte a Rotterdam, luoghi poco o nulla riconoscibili visto che il film è tutto girato in interni, con uno stampo teatrale, l’unica location è il grosso loft preso d’assalto di Everly, da cui il titolo del film. Nel finale un piano sequenza mette lo sguardo al di fuori dell’edificio ma solo per pochi secondi e per dare uno sfoggio di tecnica che, tutto sommato, si era già intravista nelle scene d’azione che non lesinano sparatorie, esplosioni e coltellate letali. Curiosa la presenza di diverse facce orientali nel cast, in particolare il villain Taiko è interpretato da Hiroyuki Watanabe, un altro che porta bene i suoi anni (60), l’uomo “morto” sul divano Akie Kotabe è il Tim Roth/Mr. Orange della situazione, mentre tra i personaggi più folli compare il sadico di Togo Igawa.
Il tono ilare della pellicola caratterizza la vicenda ma stempera anche troppo le situazioni, a tratti davvero grottesche e improbabili, peccato perché stavolta una maggiore serietà forse avrebbe giovato sull’intera operazione, non sempre non prendersi troppo sul serio è un bene. Ma questo è Everly, film ambientato sotto il periodo delle feste di Natale, lo si intuisce anche dalla colonna sonora a base di canzoni natalizie, alcune rivisitate, a sottolineare la mattanza della bella Salma Hayek che per circa un’ora e mezza sembra ritornata la splendida messicana dei tempi di Desperado e Dal Tramonto all’Alba. Perfetto per un noleggio, ma non molto di più.
Sciamano