Aggiornato il Aprile 17, 2009 da Il Guru dei Film
Vin Diesel torna nel ruolo di Dominic Toretto che gli ha dato il successo insieme ai protagonisti del primo film, Paul Walker, Michelle Rodriguez e Jordana Brewster. Un trionfo al botteghino per una pellicola super adrenalinica che sposa in avanti il concetto stesso di gara automoblistica.
Non è una considerazione particolarmente originale affermare che Fast & Furious è diventato un marchio e un vero e proprio fenomeno nel mondo dell’action movie.
Non sono molti i casi in cui un titolo mantiene intatta la sua popolarità nonostante con lo stesso titolo, prima di questo, siano stati realizzati tre film diversi, il terzo dei quali spostato a Tokyo, cambiando gli attori. Il quarto, che non a caso si chiama Solo parti originali, riporta il cast del primo, e cioé Vin Diesel, Paul Walker, Michelle Rodriguez e Jordana Brewster.
Dopo il clamoroso successo del primo Fast & Furious, Vin Diesel ha provato a frasi una carriera lontano dal mondo delle corse truccate e dell’auto tuning, che, per quei pochi che non la sapessero, è il termine che si usa per definire l’universo delle macchine modificate.
Fatto sta che la sua decisione di tornare nel suo ruolo di Dominic Toretto, e di pretendere che insieme a lui ci fossero anche gli altri tre interpreti principali del primo capitolo, si è rivelata un’idea d’oro dal momento che negli Usa il film ha incassato più di 70 milioni di dollari nelle prime settimane di programmazione (il più veloce incasso dell’anno) ai quali vanno aggiunti gli oltre 40 già contabilizzati ai botteghini di Germania e Gran Bretagna.
La trama è al tempo stesso semplice e piena di quelle svolte complicate che fanno da perfetto supporto all’azione che regala dosi pantagrueliche di corse in macchina ai limiti del possibile.
Comunque: proprio per sfuggire alla presa dell’agente Brian O’Donner (Paul Walker), Dominic Toretto insieme alla sua donna, Letty (Michelle Rodriguez) si è rifugiato in Messico, dove sbarca il lunario mettendo in atto super spettacolari rapine ai camion che passano il confine con gli Stati Uniti. Insomma la tipica esistenza al limite dell’uomo in fuga. Per cercare di risolvere i suoi problemi con la legge, Letty comincia a lavorare sotto copertura per O’Donner fino a che non viene uccisa da un trafficante di droga che sta inondando di eroina gli Usa.
A quel punto Toretto decide di vendicarsi ma per mettere in atto il suo piano si infiltra insieme al suo vecchio nemico O’Donner nella gang del trafficante. I due, da infiltrati dovranno affrontare delle sfide tra piloti che spostano in avanti l’idea stessa di corsa in auto al cinema.
La regia è Justin Lin che ha già diretto L’evasione a Tokyo (il terzo capitolo) e che qui si mette al servizio di un film che fa respirare allo spettatore i fumi della benzina, che regala immagini di splendide ragazze poco vestite accanto ai mostri a quattro ruote, che vive di e per l’azione e che, visti i risultati, rende ancora più difficile a Vin Diesel la possibilità di avere una carriera diversa dal super hero tutto action.
Paolo Biamonte