Aggiornato il Novembre 30, 2007 da Il Guru dei Film
Vince Vaughn è il protagonista di questa commedia dolce-amara che racconta quanto possa essere difficile far parte della stessa famiglia di un ‘santo’. Nel cast Paul Giamatti, Kevin Spacey, Kathy Bates, Rachel Weisz.
L’idea è geniale: raccontare la storia del fratello maggiore di Santa Claus, cioè di Babbo Natale. Naturalmente fin dalla sua nascita, la mamma ha preferito il secondo che poi è diventato ‘santo’ e si è preso in carico il compito di rendere felici i bambini di tutto il mondo. Fred invece se non proprio lo sfigato, è il casinista di casa, uno che ha vissuto tutta la vita con il complesso del fratellino ‘santo’ e che nasconde le sue ferite dietro un comportamento incline ai casini e a una certa durezza. Ecco in estrema sintesi il senso di Fred Claus – Un fratello sotto l’albero, un film di David Dobkin con un grande Vince Vaughn (che è intervenuto sui dialoghi) e un cast stellare con Paul Giamatti, uno degli attori più versatili e intensi della generazione dei quarantenni, nel ruolo di Santa Claus, Kevin Spacey, in quello del capo di una multinazionale che vuole ristrutturare il business dei regali, Kathy Bates, mamma Claus, Rachel Weisz, la fidanzata di Fred. L’azione si svolge ai giorni nostri anche se dal film apprendiamo che anche i familiari dei Santi hanno diritto all’immortalità. A parte il rapporto tra fratelli, il centro della vicenda è un affare andato storto di Fred che chiede aiuto al fratello il quale però ha bisogno di lui perché messo sotto pressione dall’evoluzione dei gusti dei bambini e da una corporation in vena di ristrutturazioni. Santa darà i soldi a Fred a patto che questi vada al Polo Nord ad aiutarlo, incaricandolo di stilare la lista dei buoni e dei cattivi. Probabilmente il senso del film è tutto nella scena che precede la partenza per il Polo: Fred va nella sede della Fratelli Anonimi, associazione che, sul modello degli alcolisti e dei narcotici anonimi, cura chi è affetto dalla sindrome del fratello bravo, famoso e di successo. La seduta si svolge insieme a Frank Stallone, Roger Clinton e Stephen Baldwin nei panni di se stessi. Vince Vaughn è un comico che sa essere divertente e patetico, con un fondo da giovane Holden. Paul Giamatti è invece bravissimo nel sembrare quello cui tutti chiedono troppo, il perfetto Babbo Natale della globalizzazione. Kevin Spacey è strepitoso nel ruolo dell’uomo della Corporation che affronta il tema dei regali di Natale come se si trattasse del business del petrolio o degli Hedge Funds, così come Kathy Bates-mamma Claus. Il film non è un capolavoro ma ha una sua profondità che deriva dal fatto che il tema è affrontato in modo paradossale ma serio. E non può sfuggire la frase che Santa rivolge al fratello complessato: Sei il miglior fratello maggiore che chiunque possa desiderare.
Paolo Biamonte