Aggiornato il Ottobre 21, 2015 da Il Guru dei Film
Ellen Page arriva alla Festa di Roma per presentare Freeheld, pellicola diretta da Peter Sollett che racconta la vera storia di Laurel Hester e della sua battaglia per far sì che la compagna Stacie Andree usufruisca, dopo la sua morte, dei propri benefit pensionistici.
La pioggia battente che ha colpito la Capitale non ha fermato la giovanissima attrice che, con tanto di ombrello, ha risposto a tutte le domande dei giornalisti.
“Spero che il cinema possa essere una macchina dell’empatia. – commenta l’attrice ai nostri microfoni quando le chiediamo cosa ne pensa del potere del grande schermo nel cambiare l’opinione del pubblico – Spero che le persone possano essere connesse a qualcosa a livello emotivo”.
Freeheld: Ellen Page sul red carpet
La dura lotta di Laurel (interpretata da Julianne Moore) agli aficionados del mondo del cinema suonerà familiare, visto che Cynthia Wade ne realizzò un documentario (omonimo) che conquistò anche un Oscar nel 2008 come Miglior cortometraggio documentario. Sollett, vero e proprio fan del lavoro della Wade, ha deciso di portare questa storia sul grande schermo, nella speranza che arrivi ad un pubblico diverso e più ampio.
Del resto, l’argomento è di quelli che contano, vale a dire i diritti civili delle coppie omosessuali, un tema particolarmente caro anche a Ellen Page, il cui coming-out pubblico è fortunatamente celebre.
Peter Sollett, il regista di Freeheld, sul red carpet: la nostra intervista
“Devo dire che non mi sentivo libera di essere me stessa – ha commentato Ellen Page durante un incontro stampa – questo per timore, per paura che gli attori gay non avessero la possibilità di lavorare a Hollywood. Tutto questo però sta cambiando. Io mi sentivo molto svantaggiata, perché non libera di esprimere chi fossi. Ero triste, chiusa, non mi sentivo ispirata. Da quando ho fatto il coming-out, invece, mi sento molto più creativa, più felice e ha avuto un grande impatto sulla mia vita, sia come essere umano che come attrice”.