Aggiornato il Dicembre 2, 2010 da Il Guru dei Film
Gerard Butler e Jamie Foxx si fronteggiano in un action che prende di petto il sistema della giustizia americano.
Clyde Sheldon ha visto uccidere la moglie e la figlia per mano di due rapinatori in seguito arrestati. Trascorsi dieci anni solo uno dei colpevoli è prossimo alla pena di morte mentre il vero assassino è libero, dopo il patteggiamento concordato con l'avvocato procuratore Nick Rice. Qualcosa però non quadra, l'esecuzione del condannato si trasforma in un'orribile tortura mentre il compare uscito di prigione viene trovato fatto a pezzi, ben presto si scopre chi è stato: Clyde Sheldon, il caso sembra risolto ma è solo la prima mossa dell'uomo per un diabolico piano che comprende tutte le persone coinvolte nella morte dei suoi cari.
Il film rientra nel filone dei "giustizieri" urbani come i relativamente recenti "Death Sentence" e "Il Buio nell'Anima" del 2007, ma ne differisce per un approccio poco realistico e virato allo spettacolo degli effetti speciali, in una parola sola più "commerciale" e di richiamo, visto anche la coppia protagonista formata dagli arcinoti Gerard Butler ("300") e Jamie Foxx ("Miami Vice"). La sceneggiatura porta la firma di Kurt Wimmer che, strano a dirsi, trova più riscontri di pubblico come scrittore ("Salt" con Angelina Jolie) rispetto alle regie di gioielli come "Equilibrium" (2002), uno dei migliori titoli sci-fi degli ultimi 10 anni, e "Ultraviolet" (2006) troppo d'avanguardia per chiunque, critica compresa. La storia in fondo è l'aspetto che fa la differenza calcando la mano in più di un'occasione sulle assurdità e inverosimiglianze, più la vicenda entra nel vivo meno credibile appare tutto il quadro, la parte migliore non a caso è la prima mezzora che lascia piuttosto disorientati e accresce la concentrazione sui personaggi.
Il prologo si riferisce all'aggressione tra le mura domestiche subita dalla famiglia di Sheldon, pochi e frettolosi secondi che suggeriscono la violenza per arrivare subito al sodo, rimangono prive di vita la giovane moglie e la piccola figlia che poco prima aveva creato con le sue mani un braccialetto per il papà. "Giustizia Privata" in seguito assume i toni da legal thriller con l'apparizione dell'elegante ed efficiente avvocato Rice di Jamie Foxx, lui conosce alla perfezione i meccanismi della legge e sceglie la formula del patteggiamento per ottenere il massimo della pena per i colpevoli, questione che lascia attonito Sheldon ormai conscio di essere davanti a una giustizia a pezzi, distante dal dolore delle persone che rimangono sole come lui. Passano dieci anni ma i protagonisti sono identici (!), anche nelle pettinature, poco male dopo un primo momento di perplessità si rientra in carreggiata con alcune scene particolari, l'avvocato-procuratore Rice infatti è sempre molto occupato e preferisce assistere alle esecuzioni dei condannati a morte piuttosto che ai saggi musicali della figlia, il cinema americano ha sempre amato questi momenti topici e questa volta a farne le spese è un poveretto che muore dopo un'atroce agonia.