Gomorra – Per non dimenticare

Aggiornato il Maggio 20, 2008 da Il Guru dei Film

Film: Gomorra

Dopo l’ottimo incasso nel primo week end di programmazione, Gomorra,  il film che Matteo Garrone ha tratto dal best seller di Roberto Saviano è stato accolto benissimo al festival di Cannes dove è in concorso.

Al festival di Cannes, Gomorra si è guadagnato le lodi della critica. "Un film formidabile" scrive Le Monde, "quando sarà il momento dei premi bisognerà fare i conti con l’ Italia che ci offre un bel momento di cinema, nervoso senza essere disordinato e sempre carico di tensione", commenta Le Parisien. Parole di elogio anche da Le Figaro, mentre Nice Matin, il quotidiano della Costa Azzurra, lo candida alla Palma d’oro. Intanto, nel primo week end di programmazione, ha incassato più di due milioni di euro. Il libro di Roberto Saviano, da cui è tratto il film di Matteo Garrone, ha venduto un milione 300 mila copie. Nel frattempo Napoli e provincia rischiano di morire soffocate dalla spazzatura e nessuno ha saputo spiegare e documentare meglio di Saviano perché. Non è un caso che il personaggio interpretato da Tony Servillo sia uno stakeholder (sono i dirigenti d’azienda che si occupano di strategie e percepiscono percentuali sugli utili) dell’ industria clandestina dello smaltimento dei rifiuti. Inutile dire che nell napoletano vengono formati i migliori stakeholders mondiali del settore. Il suo è un personaggio simpatico, molto simile ai nostri politici e forse per questo ancora più inquietante. Servillo, insieme a  Gianfelice Imparato, Maria Nazionale e Salvatore Cantalupo fa parte degli attori professionisti del cast che è formato anche da ragazzi presi dalla strada.    
Matteo Garrone, che è uno dei registi italiani più originali e tecnicamente aggiornati, ha impiegato due anni per realizzare il suo film: degna di nota la scelta di rinunciare alla colonna sonora a vantaggio di una musica che viene dalla scena, pezzi di canzoni dei neomelodici, spari, urla, sgommate, il tutto coordinato da Leslie Shatz, un sound designer che lavora con Gus Van Sant.
"Non faccio nomi o esprimo giudizi, lascio parlare i personaggi" spiega Garrone che ha costruito il suo viaggio nel cuore di tenebra della camorra attraverso l’incastro di cinque storie, ciascuna proposta come un mini film.
Il successo clamoroso del libro e ora quello della sua versione cinematografica, non essendo né l’uno né l’altro la facile spettacolarizzazione di una tragedia tanto cara alla morbosità di certo giornalismo televisivo di successo, lasciano dunque ben sperare sul fatto che il pubblico non si appassiona soltanto ai film-panettone, ai problemi di cuore dei ragazzini chic di Roma Nord, ai traumi patinati da esami liceali o, peggio ancora, alla paccottiglia del reality.
Non dimentichiamo che Roberto Saviano, che è un trentenne, per quello che ha scritto e, con coraggio e coerenza rari nel nostro Paese, continua a dire e scrivere, vive sotto scorta. Il giorno in cui il film è stato proiettato in uno dei quartieri desolati di Napoli raccontati da Saviano, la camorra ha ucciso un imprenditore che aveva denunciato i clan. Ma, purtroppo si sa, che non ha pestato i piedi solo alla camorra. se non lo avete già fatto, leggete Gomorra. Prendete le pagine sulla munnezza: ogni giorno a Milano (e si parla solo di Milano) vengono prodotte 1.300 tonnellate di rifiuti. 800 vanno in Germania. Delle altre 500 si perdono le tracce. Finiscono al Sud … Nessuna industria del Nord ha mai protestato contro le pesche coltivate tra Napoli e Caserta che possono provocare il cancro perché la terra in cui crescono è avvelenata da ogni sorta di porcheria chimica che l’Italia industrializzata fa seppellire nella terra dimenticata dopo l’ autostrada del sole.

Paolo Biamonte