Aggiornato il Giugno 14, 2013 da Il Guru dei Film
Angela Mao è l’eroina di uno dei classici del kung fu anni 70.
Anni 30, la dominazione giapponese grava sull’intera area asiatica, in Corea alcuni maestri insegnano l’arte marziale Hap Ki Do per controbattere il nemico invasore.
Tre ragazzi cinesi in trasferta nel paese apprendono gli insegnamenti del loro maestro, in seguito fanno ritorno in Cina dove aprono una scuola di arti marziali. Per i giovani il problema è sempre rappresentato dai giapponesi che imperversano nella cittadina con arroganza e violenza, la situazione diviene insostenibile quando i tre giovani si scontrano con la rivale scuola di arti marziali gestita dagli stranieri invasori.
“Hapkido” è considerato un classico del cinema kung fu dei primi anni ’70, la pellicola segue la scia dei coevi “Cinque dita di violenza” e “Dalla Cina con furore”, di sicuro più famosi e celebrati (anche in italia), del film con Bruce Lee condivide più di un tratto in comune, tanto da esserne quasi una versione femminile. La protagonista è infatti Angela Mao nonostante la scena venga divisa in parti più o meno eque con i compagni interpretati da Carter Wong e un giovanissimo Sammo Hung. Il film è il tipico rival school incentrato sull’odio tra cinesi e giapponesi, questi ultimi visti come esseri spregevoli e senza scrupoli, a infiammare l’argomento il coinvolgimento della Corea, paese vessato dall’invasione del vicino Giappone che (in passato) ha sempre avuto mire espansionistiche con gravi conseguenze per le popolazioni conquistate.
Come in “Dalla Cina con Furore” la storia si dipana negli interni delle scuole di arti marziali, gli scenari spogli di palestre vengono visitati dalle opposte fazioni in campo con conseguenze spesso fatali e ricorrono le provocazioni divenute un marchio di fabbrica per il genere (la targa della scuola frantumata dai rivali con disprezzo) . Il prologo introduce la tecnica coreana Hap Ki Do, quasi con un taglio documentaristico, vengono presentate delle vere esibizioni con tavolette di legno spezzate con notevoli colpi marziali sferrati dai tre protagonisti della pellicola, sotto lo sguardo del maestro vestito con una tenuta-kimono a dir poco buffa. Come coreografo dei combattimenti del film è segnalato Sammo Hung che, nonostante i soli 20 anni di età, è già attivissimo nel cinema di Hong Kong, compare in “Touch of Zen” (1971) del maestro King Hu mentre l’anno dopo affronta Bruce Lee nel prologo di “I Tre dell’operazione Drago”. Sammo Hung è l’essenza del cinema di Hong Kong, versatile e infaticabile con una carica travolgente, destinato a una carriera incredibile, in “Hapkido” è Fan Wei, il più irascibile dei tre studenti cinesi, quello che finisce sempre per innescare le risse.
Angela Mao è kao Yu Ying, una graziosa ragazza cinese, resta defilata nella prima parte quasi a seguire gli insegnamenti del maestro, per affrontare il nemico bisogna avere pazienza e non essere spinti dagli impulsi violenti, con il procedere degli avvenimenti sempre più drammatici e ingiusti l’eroina si vede costretta a prendere di petto masnade di avversari. Gli scontri sono spesso uno contro decine di avversari, Angela Mao sfodera dei grandi colpi marziali, al centro di combattimenti sempre violenti e prolungati. Anche per lei l’anno successivo l’incontro con Bruce Lee in “I Tre dell’operazione Drago”. Il terzo componente del trio protagonista è Carter Wong, un viso che dovrebbe essere familiare dato che si tratta dell’attore visto nel cult “Grosso Guaio a Chinatown” (1986), qui nel film d’esordio con una bella presenza fisica e una buona tecnica marziale, nella seconda metà degli anni 70 diviene il protagonista della serie (old school)kung fu dei “18 Bronzmen”.
Circa 40 anni dopo il film può apparire ripetitivo, in fondo lo è, con vari rovesciamenti di fronte, agguati ed esecuzioni sanguinolente. Il regista Huang Feng firma il suo film migliore, un altro notevole è “Furia Gialla” dell’anno precedente, segnalandosi come uno specialista del periodo con una serie di pellicole interpretate dalla sua attrice feticcio Angela Mao. L’attore Wei Ping interpreta la parte a lui congeniale di viscido collaborazionista cinese in combutta con i giapponesi, in pratica lo stesso ruolo interpretato nei film di Bruce Lee (“Dalla Cina con Furore”, “L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente”) ma il cast è pieno di altri grandi caratteristi. Lo svolgimento segue le regole del filone: l’eroina Yu Ying, affiancata da un maestro giunto dalla Corea, affronta i vari sgherri sino a giungere al boss finale. Conosciuto anche con il titolo di “Lady Kung fu”, inedito in Italia. Puro kung fu anni 70 violento e sanguinario.
Titolo Internazionale: “Hapkido” (Intern.)
Paese: Hong Kong
Rating: 8/10