Aggiornato il Dicembre 1, 2006 da Il Guru dei Film
Campione d'incassi negli Usa, e' un cartoon digitale che racconta la storia di un pinguino grande ballerino di tip tap ma stonatissimo che viene mandato in esilio dalla sua tribu' di grandi cantanti. Un apologo sui mali del nostro mondo firmato da George Miller, regista di Babe maialino coraggioso, Interceptor, Mad Max.
Happy Feet e' un film fuori dal comune. Un cartoon digitale che ambienta e aggiorna il brutto anatroccolo tra i pinguini del nostro tempo e che, non a caso, in America e' stato al primo posto del box office sbaragliando la concorrenza del nuovo James Bond. Che un cartoon abbia successo presso un pubblico trasversale non e' una novita' ma non si puo' non notare come le nuove incredibili possibilita' offerte dalla computer graphic abbiano immesso in questo genere una dose di creativita' e di liberta' immaginativa che non hanno riscontro.
Il fatto che il regista sia George Miller spiega perche' Happy Feet sia un prodotto cosi' riuscito: Miller e' l'autore di Babe maialino coraggioso, Oscar per gli effetti visivi, oltre che di Interceptor, Mad Max, la saga di fantascienza che ha fatto di Mel Gibson una star e fissato i canoni della narrativa del 'dopo bomba'. Nel suo curriculum ci sono anche Le streghe di Eastwick e la sceneggiatura dell' Olio di Lorenzo. A ben vedere in queste brevi note biografiche ci sono gia' gli elementi fondamentali di Happy Feet che e' un divertente, tenero quanto inquietante sull'ottusita' dei codici che regolano le comunita', la diversita', la felicita', i pregiudizi razziali, la tolleranza, l'amicizia, l'essere umano visto come principale minaccia per il pianeta. Il tutto raccontato al ritmo del tip tap e di una colonna sonora davvero notevole dove abbonda la black music.
Happy Feet (Feet e' il plurale di foot, piede) e' l'espressione che si usa per definire un ballerino di tip tap. Quelli del titolo appartengono a Mambo, un pinguino che balla come Bojangles (il piu' grande tap dancer della storia) grazie a Savion Glover, il ballerino che presta le sue formidabili figure ritmiche al collega pennuto. Il problema pero' e' che tra i suoi simili il tip tap e' solo un' intollerabile stranezza: nella tribu' di Mambo tutti cantano alla grande e se sei stonato come lui sei un freak. Tanto per dire la cantante piu' brava di tutti e', guarda un po', Gloria l'amica-sorella, che gli e' vicino dai tempi della schiusura dell'uovo.
La mamma (che nella versione originale ha la voce di Nicole Kidman) non da' peso alla stranezza del figlio. Per il padre invece (che in inglese e' Hugh Jackman) 'se non canta semplicemente non e' un pinguino'.
Fatto sta che alla fine il gran sacerdote decide per l'esilio e cosi' Mambo parte all'avventura. Da questo momento Happy Feet comincia a utilizzare registri diversi dal puro divertimento della prima parte dove dominano i numeri di canto. Gia' peche' tanto per cominciare Mambo rischia di essere sbranato da un enorme e dentutissimo leone marino. Scampato il pericolo, viene preso sotto l'ala protettrice di un gruppo di pinguini piu' piccoli e dal curioso accento messicano che hanno il loro leader in Ramon (la voce e' di Massimo Lopez) e che affiliano con piacere il nuovo arrivato alla banda. Dopo una straordinaria corsa mozzafiato in stile toboga attraverso i ghiacci, il gruppo scopre gli effetti delle visite di un popolo alieno che, ovviamente, e' l'uomo che, non contento di distruggere l'ambiente, ha fatto anche sparire i pesci dal mare. Ecco che l'incubo del disastro ecologico si aggiunge ai temi non proprio leggeri della vicenda di Mambo, il pinguino ballerino di tip tap che, guarda caso, conserva le piume grigie, tipiche dei cuccioli, anche da grande.
Qualcuno ha persino scritto che si tratta di contenuti un po' troppo impegnativi per un film che si rivolge innanzitutto ai bambini. Ma, al contrario, comincia a essere troppo tardi per riflettere su come stiamo distruggendo il nostro pianeta, su come educare i nostri figli, su come imparare ad accettare modi e regole di vita diversi dal nostro. Siamo sicuri che sia sbagliato spiegare a un bambino che il pesce serve anche a nutrire gli animali e che se spariscono i pinguini, per fare un esempio, succede un disastro? e' sbagliato spiegare a un bambino che e' l'uomo l'unico responsabile di un degrado devastante?
Trasformando in un cartoon gli spunti offerti dalla Marcia dei pinguini (un modello dichiarato), Happy feet offre la possibilita', non frequente, di ridere e pensare seguendo le evoluzioni di un pinguino tap dancer mentre si ascoltano belle canzoni soul, brani alla Beach Boys (troppo divertente il parallelo tra la California del surf e i ghiacci eterni) e persino una versione in stile spagnolo di My Way. Aggiungiamo che i pinguini sono irresistbili. E che la spettacolarita' della storia e' quella dei classici. Cos'altro si puo' chiedere a un cartoon?
Paolo Biamonte