Aggiornato il Luglio 17, 2008 da Il Guru dei Film
Tit.originale: Hellboy II: The Golden Army
Paese: U.S.A./Germania
Il secondo capitolo sulle gesta del super eroe della Dark Horse Comics Hellboy si immerge nel fantasy puro senza dimenticare l’essenza horror e l’azione sfrenata. Un altro straordinario film firmato da Del Toro.
L’accordo secolare tra la razza del regno invisibile e gli uomini viene rotta dal principe Nuada ([[Luke Goss]]), pronto a guidare la rivolta del mondo soprannaturale contro l’umanità corrotta, per mezzo della leggendaria Armata d’oro: un esercito di automi indistruttibile. Il team del Dipartimento per la Ricerca Paranormale e la Difesa formato da Hellboy ([[Ron Perlman]]), Liz ([[Selma Blair]]) e Abe Sapien ([[Doug Jones]]) interviene per sedare la minaccia .
Se nel primo capitolo, "[[Hellboy]]" (2004), erano ancora l’horror e le sue visioni lovecraftiane a sorreggere una vicenda che tirava in mezzo i nazisti e mostri provenienti dallo spazio profondo, in questo "[[Hellboy II: The Golden Army]]" Del Toro, complice il creatore del diavolo dalla pelle rossa [[Mike Mignola]], sposta progressivamente il baricentro della saga verso il fantasy più sognante.
Il mondo nascosto del soprannaturale è in subbuglio per la rivolta del principe Nuada, un guerriero eccezionale, deciso a recuperare il pezzo mancante della corona, in possesso degli odiati umani, in grado di risvegliare l’Armata d’oro. Nulla può fermare la sua collera, nemmeno l’adorato padre, costretto a soccombere sotto la furia del figlio. Anche la sorella gemella del giovane ribelle, Nuala, patisce la decisione del fratello e fugge in cerca di un aiuto che arriva inaspettato da parte di Abe Sapien che cade innamorato della ragazza.
[[Guillermo Del Toro]] ("[[Il labirinto del Fauno]]") stupisce, ancora una volta, per la semplicità apparente del tratteggio dei personaggi che assumono una tridimensionalità fuori dal comune per una pellicola di questo genere: le venature di melodramma si insinuano nei rapporti dei protagonisti sottolineando amori impossibili (Abe Sapien e Nuala), conflitti dolorosi (i fratelli Nuada e Nuala) e incomprensioni pericolose (il problematico rapporto di coppia tra Liz e Hellboy, che riserba una "doppia" sorpresa).
Ma l’equilibrio tra ironia e dramma è perfettamente dosato e non è difficile sorprendersi a ridere per le numerose gag e il momento dopo essere sull’orlo della commozione, anche se quello che colpisce immediatamente della pellicola è l’impressionante aspetto visivo delle coloratissime scenografie e dei costumi dei bizzarri personaggi, una parata di esseri mostruosi che entra di diritto nella storia del cinema fantastico.
[[Ron Perlman]] ("[[Alien la clonazione]]", "[[Blade II]]") è l’incarnazione suprema di Hellboy, irresistibile nella sua stupefacente aderenza all’eroe dei fumetti, ma il catalizzatore di "Hellboy II: The Golden Army" è il magnifico principe Nuada interpretato da [[Luke Goss]] ("[[Blade II]]"), un villain dalle molteplici anime che induce lo stesso Hellboy nel dubbio su chi sia il vero nemico da combattere. Nuada è in possesso di un arte di combattimento fantastica, in pratica è un kung fu pirotecnico devastante che si segnala in diverse occasioni (per es. il prologo sembra un omaggio ai film del maestro [[Liu Chia Liang]], "[[La 36° camera dello Shaolin]]") e che non sfigura, anzi, con quello raffigurato in produzioni celebri del calibro di "[[Kill Bill]]" e la saga di "[[Matrix]]".
"Hellboy II: The Golden Army" è uno dei migliori cinecomix mai fatti, se non il migliore (al momento attuale), un susseguirsi di sequenze sempre più spettacolari e titaniche che culminano nel finale nel sottosuolo del Nord Irlanda, in cui l’Armata d’oro viene risvegliata e scagliata contro l’eroico Hellboy, non prima di avere incontrato la Morte in persona (altra sequenza indimenticabile) e affrontato una serie di mostri terrificanti. La conclusione è struggente e gravata da un fattore che determina un travaglio per Hellboy e i suoi compagni: se Nuada viene colpito anche la sorella Nuala subisce la stessa sorte, in quanto collegata con il fratello da un’empatia fortissima e soprannaturale.
I fidati collaboratori di Hellboy sono Liz (Selma Blair, "[[Cruel intention]]", "[[The Fog]]"), la ragazza pirocinetica fidanzata di Red, che sfoggia un nuovo taglio di capelli rispetto al capitolo precedente e anche un nuovo costume e Abe Sapien, il misterioso e riservato essere anfibio protagonista di uscite insolite per lui (si ubriaca e si innamora!), interpretato dall’attore [[Doug Jones]] ("[[I fantastici quattro e Silver Surfer]]") che ricopre altri due ruoli, sempre camuffato ad arte: il cappellano e l’angelo della morte. Simpatica e riuscitissima la nuova entrata dell’ectoplasmatico personaggio Johann Krauss "rinchiuso" dentro una tuta metallica di contenimento che viene in aiuto dei nostri eroi. Insieme formano una squadra che può apparire come una rivisitazione aggiornata dei protagonisti del mitico "[[Il mago di Oz]]" (1939)
Del Toro conferma di essere il migliore regista della sua generazione, vive un momento magico confortato dal riscontro di critica e pubblico, sempre pronto a lanciarsi con passione in una serie di progetti che cresce di giorno in giorno, tanto che é difficile capire quali saranno, tra i film annunciati, quelli a vedere la luce: "[[Lo Hobbit]]", "[[Le montagne della follia]]", "[[Tarzan]]", "[[3993]]", "[[Frankestein]]", "[[Doctor Strange]]", ecc.
Rating: 9/10