I film di agosto

Aggiornato il Agosto 1, 2008 da Il Guru dei Film

I film di agosto

Carrellata di film di agosto: il bello e premiato al Sundance Grace is Gone, il ritorno di Mike Myers in Love Guru, il secondo capitolo delle Cronache di Narnia e Identikit di un delitto, debutto americano di Andrew Lau, l’autore di Infernal Affairs, il film che ha ispirato The Departed, l’Oscar di Martin Scorsese.

Una breve guida alle uscite di agosto. Sono due i titoli che escono oggi: Grace is Gone e Love Guru, un film poeticamente drammatico e uno comico.
Grace is Gone è il racconto della tragedia dell’Irak vista dalla parte di chi rimane a casa. Prodotto e splendidamente interpretato da John Cusack e diretto dall’esordiente James C. Strouse, al Sundance Festival del 2007 ha vinto il premio del pubblico e quello per la miglior sceneggiatura. La storia è semplice nella sua forza simbolica: il protagonista è Stanley, un uomo che si occupa delle sue due figlie mentre la moglie, Grace, è in Irak. Quando riceve la notizia della sua morte non ha il coraggio di dirlo alle bambine. Per allontanare il momento della verità decide di portarle in un parco di divertimenti in Florida, significativamente chiamato Enchanted Garden, il giardino incantato. Il tempo passato nel parco è scandito da questa sospensione, tra la figlia adolescente che intuisce che il padre non dice qualcosa e la piccola che con la sua innocenza rappresenta il riemergere della vita. La colonna sonora è firmata da Clint Eastwood. 
Love Guru segna il ritorno di Mike Myers, il comico del Saturday Night Live che ha conquistato prima Hollywood con Fusi di testa e poi è diventato un divo con Austin Powers. Myers, che è l’autore del film diretto dall’esordiente Mark Schnabel, basa la sua comicità su giochi di parole, sul nonsense e sulla parodia. Come tutti gli effetti, anche il nonsense e l’acrobazia verbale (che oltretutto perde di efficacia nella traduzione) funzionano se dosati. Myers invece ne fa un uso eccessivo, esagerando con le sconcezze, quasi fosse preso dall’ansia di far ridere a tutti i costi. Quello che funziona è invece la parodia. D’altra parte Love Guru è una parodia dello spiritualismo caro ai divi. Il protagonista è infatti il guru Maurice Pitka che si è guadagnato un seguito di seguaci ricchi e famosi dispensando una saggezza da rubrica della posta del cuore. La sua specialità sono proprio le questioni sentimentali. E a lui si rivolge la presidentessa di una squadra di hockey su ghiaccio per rimettere insieme il matrimonio del divo della squadra di Toronto, sprofondato in una crisi drammatica dopo che la moglie lo ha lasciato per un suo rivale sportivo, per giunta super dotato. Il film è pieno di attori famosi e celebrità varie: ci sono Ben Kingsley, che si prende in giro sbeffeggiando Gandhi, Jessica Alba, Val Kilmer, Justin Timberlake, Kanye West, Oprah Winfrey. Tra le cose più divertenti una versione di More Than Words con sitar che è la copia comica del video degli Extreme e l’autocitazione di Fusi di testa con la scena dell’auto con la musica dei Queen.
Le cronache di Narnia – Il principe di Caspian, in uscita il 14 agosto, è il secondo capitolo della saga cinematografica tratta dai romanzi di C.S. Lewis. Alla regia c’è di nuovo Andrew Adamson che ha alleggerito il lato teologico della sceneggiatura arricchendola con scene di battaglie, in ossequio alla grammatica dei film fantasy, e perfino con un accenno di storia d’amore. Nel Principe di Caspian ritroviamo i quattro fratelli Peter, Edmund, Susan e Lucy Pevensie che, un anno dopo gli eventi del primo film, frequentano la scuola mentre la Gran Bretagna è impegnata nella seconda guerra mondiale. Quando il suono del corno li richiama nel mondo magico, scoprono che un anno sulla Terra equivale a 1300 a Narnia dove tutti gli abitanti sono stati uccisi o costretti a nascondersi dall’invasione dei Telmarini. Il legittimo erede al trono, il principe Caspian è in fuga perché lo zio, Lord Miraz, vuole ucciderlo per consegnare il trono al suo primo genito. Saranno i quattro fratelli, aiutati dai sopravvissuti di Narnia, a ostacolare i suoi piani. Nel ruolo di Lord Miraz c’è Sergio Castellitto, in quello del suo braccio destro, Lord Glozelle, c’è Pierfrancesco Favino.
Identikit di un delitto (ma il titolo originale è The Flock, il gregge), in uscita il 14, è, come detto, il primo film americano di Andrew Lau. Visto che The Departed, che è il remake di Infernal Affairs, c’era da aspettarsi che questo thriller potesse avere successo. Invece è praticamente finito subito nel mercato dei dvd. Nonostante gli interpreti principali siano un ottimo Richard Gere e Claire Danes e la presenza nel cast della pop star australiana Avril Lavigne. Identikit di un delitto è la storia di Erroll Babbage, un poliziotto specializzato nel controllo di ex detenuti colpevoli di reati a sfondo sessuale. Babbage sta per andare anticipatamente in pensione perché i suoi capi non condividono i suoi metodi piuttosto brutali. Il suo ultimo incarico dovrebbe essere quello di far entrare la sua giovane collega nell’ambiente. Ma tutto si complica quando scompare una ragazza e Babbage, convinto che si tratti di un rapimento a opera di un maniaco sessuale, decide di indagare, coinvolgendo, in barba al regolamento, la giovane collega. Con quest’utlima indagine spera di cancellare il ricordo di un caso simile che in passato non era riuscito a risolvere. Babbage non crede alla possibilità di redenzione da parte dei maniaci che deve controllare e per questo nel suo lavoro adotta metodi ai limiti della legge. Ed è proprio questo uno dei temi del film: il confine tra bene e male, tra la violenza di chi è dalla parte della legge e quella di chi è dall’altra parte. Il debutto americano di Lau è un film durissimo, spietato, violento. Il ritratto che fa del mondo che circonda Babbage, con immagini scioccanti di perversioni e amputazioni, sembra giustificare il suo modo d’agire.
Paolo Biamonte