I Mercenari 3 – The Expendables (2014)

Aggiornato il Settembre 8, 2014 da Il Guru dei Film

Il cinema d’azione muscolare nella terza missione dei Mercenari guidati da Sylvester Stallone.
Barney Ross insieme ai suoi uomini libera l’amico di scorribande Doc da un treno blindato, il capo dei Mercenari gli concede poco tempo per respirare la libertà visto che lo coinvolge subito in una nuova missione, in Somalia, per stroncare un traffico di armi …

 

 

La squadra scopre che il trafficante d’armi è Conrad Stonebanks, per la sorpresa di Barney che riteneva morto l’ex compagno corrotto e fondatore del gruppo dei mercenari. Stonebanks non cade nell’agguato di Barney e ferisce in modo grave l’artigliere Cesar, gettando nello sconforto i compagni. Al rientro Barney, amareggiato, scioglie la squadra con l’intento di formarne una nuova, con giovani elementi per lanciarsi alla ricerca del nemico.

Il terzo capitolo della saga de “I Mercenari” verte ancora sui vecchi eroi degli anni 80, ci scherza sopra, ma fa trasparire per la prima volta un senso di malinconia e di perdita, il grande cerimoniere Stallone si rende conto che i protagonisti attempati hanno i giorni contati, forse anche per questo nel cast compaiono nuove leve. “I Mercenari 3” diventa uno scontro generazionale, tra i nuovi membri e le vecchie volpi dei mercenari, stemperato dalla indulgenza paterna del Barney di Sylvester Stallone che unisce i suoi uomini sotto una grande ala protettrice. Allo stesso modo non mancano le nuove entrate di vecchie glorie del cinema action, al fianco di giovani virgulti più o meno sconosciuti, un mix simpatico che consente la saga di proseguire sugli alti livelli dei capitoli precedenti. Un’ulteriore novità è la regia passata a Patrick Huges, al secondo film, altro nome poco noto che dimostra la solidità e il piglio giusti per la vicenda rude ed esplosiva.

L’intenzione di svecchiare la saga e il divieto abbassato al PG-13, senza dettagli splatter, sono visti come un tentativo di avvicinare il pubblico degli adolescenti, mossa discutibile ma che nell’economia del film non arreca troppi danni, in fondo lo spettacolo non manca nonostante sia meno brutale dei due precedenti capitoli. Come da tradizione il prologo è coi botti: questa volta un assalto in elicottero a un treno blindato da parte di Barney & C. per salvare Wesley Snipes (Doc) prigioniero, l’attore nero è una new entry in una parte che cita apertamente le disavventure personali giudiziarie occorse per evasione fiscale (due anni di carcere scontati per l’attore), grande azione e inizio della conta dei morti che nel corso del film diviene difficile da quantificare. I mercenari vanno nei posti peggiori della Terra e ammazzano sconosciuti a sangue freddo, questo non smorza mai la loro voglia di scherzare, prerogativa che attraversa la personalità di un’altra nuova comparsa, quella del killer Galgo di Antonio Banderas che, dopo troppe pubblicità di merendine, si ricorda di essere bravo e spassoso.

Altri due nomi nuovi di peso sono quelli di uno spiritoso e (ahimè) vecchietto Harrison Ford, che in pratica sostituisce l’esoso Bruce Willis, assente dopo l’eccessiva richiesta di compenso e un granitico e cattivo Mel Gibson nel ruolo del temibile Stonebanks. Tra i giovani virgulti, muscolosi ed esperti di tecnologia, dote ormai fondamentale anche per i mercenari, si segnalano la bionda Luna di Ronda Rousey, una lottatrice di arti marziali miste che segue le orme di Gina Carano, e il prestante Kellan Lutz, visto di recente in “Hercules la leggenda ha inizio”. In questo affollamento di cast, in quella che è la vera croce e delizia della saga, a farne le spese la vecchia guardia di Jason Statham, qui relegato in una parte di secondo piano, e Jet Li in una fugace apparizione, al fianco di Schwarzenneger che compare giusto una manciata di minuti come in passato.

Se la parte centrale si concede qualche pausa e calo di tensione, le scene del reclutamento dei nuovi membri della squadra presenziate dallo scout Bonaparte di Kelsey Grammer, nel finale si piomba nel war-movie con artiglieria pesante ed esplosioni. Nell’ultima mezzora si concentrano tutti i personaggi del film in uno scontro finale molto spettacolare e anche molto inverosimile, ma questo in fondo ci può stare. Sly (68 anni) ancora con un fisico invidiabile primeggia sempre per carisma nelle scene decisive ma il montaggio, caotico ma non troppo, non manca di ritrarre il resto della squadra impegnata nei tipici e violenti corpo a corpo, sparatorie a bruciapelo e inseguimenti (questi davvero esagerati) in elicottero, guerriglie con carri armati, il tutto in uno scenario di macerie e devastazione post-comunista, un ottimo lavoro di scenografie ricavate nell’est europeo in Bulgaria. Stallone riunisce tutti ancora una volta, vecchi e giovani, il tempo che passa lascia i segni dentro e fuori dal corpo ma a volte sono sufficienti un gruppo di amici e una canzone da cantare in un bar per essere felici quel tanto che basta. Crepuscolare.

 

 

Tit. Originale: The Expendables 3
Paese: USA/Francia
Rating: 7/10