Il Giorno dei Trifidi (L’Invasione dei Mostri Verdi) – 1962

Aggiornato il Aprile 29, 2010 da Il Guru dei Film

Film: IL Giorno dei Trifidi

Fantascienza post-apocalittica inglese ispirata a un racconto di John Wyndham.

 

 Una pioggia di meteoriti si abbatte sull’atmosfera in un tripudio di bagliori che affascina il mondo, il fenomeno porta con se’ spiacevoli conseguenze: la maggior parte dell’umanità diventa cieca e una pianta di origine extraterrestre senziente inizia a germogliare con istinti carnivori. I pochi uomini ancora in grado di vedere tentano di trovare un rimedio alla piaga, tra questi un marinaio londinese rimasto bendato a seguito di un intervento chirurgico e una bambina nascosta in un treno, i due intendono raggiungere la Francia dove è segnalato un centro di raccolta profughi. Anche una coppia di coniugi, in servizio al largo della Cornovaglia presso un faro, sono alle prese con l’attacco di piante carnivore nella disperata ricerca di una difesa.

Un buon esempio di film forse non irresistibile ma con validi motivi per essere ricordato, in cui il tema dell’invasione aliena, visitato in lungo e in largo nel decennio precedente, si unisce a scenari di devastazione globale, in anticipo sul genere catastrofico entrato a pieno regime solo a partire dagli anni 70. Alla base compare uno dei migliori racconti di John Wyndham, dello stesso autore era stato tratto un altro classico fanta-horror (“Il Villaggio dei Dannati”, 1960), ripreso con molte libertà in questo adattamento diretto da Steve Sekely, giudicato meno pessimista della fonte originale che ha ispirato nel 1981 e di recente (2009) altre due trasposizioni per la tv prodotte dalla BBC. “Il Giorno dei Trifidi” mantiene comunque un taglio dark e situazioni estreme penalizzate solo da una regia non sempre di alto livello.

La pellicola segue due storie parallele situate in diversi luoghi dell’Inghilterra, la principale riguarda le (dis)avventure di un marinaio ricoverato in un ospedale di Londra, quella che invece risulta di “contorno” vede una coppia sposata costretta nell’isolamento di un faro lungo le coste della Cornovaglia. Nella prima parte si può assistere a una serie di sequenze, ai tempi inedite, che in seguito verranno riprese da altre produzioni “catastrofiche”, in particolare il momento in cui il marinaio Bill (Howard Keel, "Calamity Jane") si risveglia in un ospedale deserto e messo a soqquadro è servito a Danny Boyle per il prologo del suo “28 giorni dopo” (2002), in questo caso la differenza è dovuta al fatto che le strade della città in disordine non sono deserte ma popolate da gente cieca e barcollante. Non passa molto che Bill si ritrova nella ressa di una stazione ferroviaria con l’arrivo di un treno carico di persone che si infrange contro un binario morto, in questa occasione Bill incontra la bambina strappata a un malintenzionato cieco che l’aveva sequestrata per usarla come guida.

Il panico si è sparso in tutto il mondo, si vedono brevi e allarmanti notiziari esteri in successione, ma l’attenzione resta in Inghilterra, Bill e la piccola raggiungono il porto in tempo per seguire poco distante lo schianto di un aereo guidato da piloti ciechi. Il recente “Segnali dal Futuro” (2009) presenta nelle scene principali due incidenti, coinvolti un aereo e un treno, del tutto simili a quelli de “Il Giorno dei Trifidi” che ricorre agli effetti speciali, per i tempi ancora “primitivi”, solo in minima parte (uno sbuffo enorme di polvere nel momento dell’impatto della locomotiva, un lampo di luce per l’esplosione dell’aereo) per insistere sui volti impauriti e persi nel vuoto delle vittime.