Aggiornato il Giugno 25, 2009 da Il Guru dei Film
La pellicola è interamente ripresa sotto la luce del sole, i primi segnali d’inquietudine arrivano in maniera quasi impercettibile, a partire dallo spaesamento tipico per i turisti alle prese con le lingue straniere, in questo caso il francese rustico della campagna non viene tradotto e si prova reale difficoltà, proprio come le giovani protagoniste, a seguire le conversazioni degli abitanti del posto. “And Soon The Darkness“, il titolo originale ben più minaccioso, rientra nel filone delle “giovani donne in pericolo” insinuandosi per primo nella paura degli spazi sterminati in abbandono e nell’isolamento rurale, temi che faranno la fortuna di certo horror americano a partire da “Non aprite quella porta” (1974) di Hooper che può apparire come una versione estrema del film di Fuest.
La bionda Cathy (Michele Dotrice) rimasta sola nella boscaglia viene aggredita da qualcuno che rimane fuori campo, un’ottima sequenza di suspense giocata sui rumori di una presenza invisibile, nel frattempo Jane raggiunge un piccolo casolare in attesa dell’amica. Un giovane uomo dal fare misterioso, l’attore Sandor Elès, munito di occhiali da sole si aggira per le strade di campagna, si offre di accompagnare Jane in cerca di Cathy ma qualcosa non quadra nel comportamento dell’individuo, la ragazza fugge quindi verso la gendarmeria presidiata dall’unico ufficiale pubblico della zona. “And Soon The Darkness” non mostra particolari scene di violenza se non in brevi momenti verso il finale, la vicenda si svolge in pratica lungo la stessa strada sperduta in mezzo ai campi, una cornice ideale per lo stile di Fuest che predilige creare attese e riprendere lunghi momenti privi di dialoghi, in cui lo sfondo sonoro della natura viene squarciato dallo sfrecciare rombante di rari autoveicoli di passaggio.
L’attrice Pamela Franklin interpreta il personaggio principale di Jane, il prototipo della ragazza in short arrivata nel posto e momento sbagliati che diverrà una sorta di leitmotiv nel filone slasher, una ventenne graziosa non bellissima forse ma per questo più accessibile e credibile. L’atmosfera diviene gradualmente guastata nella raffigurazione di alcune persone a cui Jane chiede aiuto, un uomo di grossa stazza vociante e manesco, un certo Paul che si dichiara giornalista ma che sembra nascondere qualcosa, ecc. Anche il paesaggio appare meno ospitale in certi interni domestici poco accoglienti (la gendarmeria) mentre alcune zone versano in una triste desolazione adibite a cimitero per automezzi in frantumi.
Ottimo il finale teso e violento nonostante non possa ormai sorprendere più di tanto, inevitabile dopo decenni di film similari, ma in grado di sfoderare tocchi di classe come l’inquadratura di macabra poesia che riprende le prime gocce di una pioggia estiva. Quasi come ideale chiusura di un cerchio arriverano sugli stessi luoghi, più di trentanni dopo, i recenti french-horror (“Haute Tension“, “Frontieres“, “Sheitan“, ecc.) a riportare il buio nelle campagne della Francia. Previsto per il 2010 il remake americano di “As Soon The Darkness” con un cast di tutto rispetto: Karl Urban (“Doom”), Amber Heard (“All the boys love Mandy Lane”) e Odette Yustman (“Il mai nato”).
Titolo Originale: “And Soon the Darkness”
Paese: Inghilterra
Rating: 8/10