Aggiornato il Luglio 7, 2011 da Il Guru dei Film
Il regista Don Edmonds non si preoccupa di proporre una storia articolata, quello che preme è una successione di scene efferate a livello grafico e non necessariamente collegate tra loro, siamo più dalle parti del gore che del vero splatter e sempre a un passo dal film porno, una delle prime scene si riferisce a uno degli incontri amorosi di Ilsa con un detenuto, la Thorne mostra due seni sodi giganteschi, inquadrati con dovizia, l'attrice però non concede mai un nudo full frontal, alla fine dei rapporti la nazista ordina la castrazione dei suoi amanti. Ilsa scopre tra i prigionieri un americano, il pessimo e sconosciuto Gregory Knoph, un uomo dalle doti amatorie fuori dal comune per una serie di situazioni ridicole, quasi da commedia all'italiana (tutto da ridere il dialogo con il castrato Mario), salvo poi concedere sequenze molto spinte come il rapporto sessuale dell'uomo insieme alle tre aguzzine bionde.
Le scenografie sono in pratica due baracche, una torretta di controllo e un recinto più simile a quello di un pollaio, inoltre compare un solo camion adibito al trasporto prigionieri che fa avanti e indietro e una jeep. Tra le prigioniere spicca la ribelle Anna di Maria Marx, altra sconosciuta di un cast di vera serie b, sottoposta a prove cruenti e protagonista nudissima di scene sanguinose, verso il finale fanno la loro entrata nuovi personaggi, il disgustoso generale nazista, e sale il numero dei morti e dell'azione. Girato con pochi mezzi e attori di livello infimo "Ilsa la Belva delle SS" non si dimentica, di recente Rob Zombie ha omaggiato il film (e la serie) in uno dei fake trailer di "Grindhouse" (2007), erano gli anni '70 e già era nato un genere che solo alcuni decenni più tardi qualcuno ha definito "Torture Porn".
Tit. Originale: "Ilsa: She wolf of the SS"
Paese: USA/Germania
Rating:7/10