Immortals – La furia di Teseo

Aggiornato il Novembre 10, 2011 da Il Guru dei Film

Immortals

Tarsem Singh, regista di The Cell, dirige questo film che concilia fantasy, mitologia greca e il machismo eroico dei combattimenti in stile 300. Nel cast Henry Cavill, il prossimo Superman, Luke Evans, Freida Pinto, Mickey Rourke, John Hurt.

Immortals 3D è un film che sintetizza con abilità e pertinenza di linguaggio le attrattive di generi di grande successo, come il fantasy, la mitologia greca (vedi Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo o Scontro tra Titani) o il machismo eroico dei combattimenti in stile 300.

A dirigerlo è Tarsem Singh, ultra chic regista di The Cell, abilissimo nel mettere insieme mitologia e azione, recitazione dal vivo e l'uso dello schermo verde (in stile 300 per l'appunto), così come un cast con giovani star in ascesa come Henry Cavill, il prossimo Superman, Luke Evans, che dopo essere stato Apollo in Scontro tra Titani qui è un giovane Zeus, Freida Pinto, accanto a vecchi marpioni come Mickey Rourke, il super cattivo re Iperione, e John Hurt.

Immortals

La trama gioca un po' con la storia e la mitologia greca: c'è il Re Iperione che scatena una campagna selvaggia per conquistare la Grecia, risvegliare i Titani e, nientedimeno, conquistare gli dei dell'Olimpo. Iperione si porta dietro una scia di morte e distruzione fino a che entra in ballo Teseo, uno degli eroi della storia Ateniese, addirittura uno dei padri della democrazia occidentale.

Teseo, che secondo una leggenda è figlio di Poseidone che avrebbe giaciuto con sua madre Etra, nel film si scatena perché sua madre è morta durante una delle scorribande di Iperione. Va così all'oracolo della Sibilla, Fedra (Frieda Pinto) e da queste divinazioni ricava la decisione di muovere guerra all'invasore.

In un trionfo di corpi super palestrati, di battaglie feroci e iper realistiche, di una fotografia che non teme di sfiorare il kitsch, Immortals si muove con sicurezza tra rischi di scivolate nella comicità involontaria, l'inevitabile retorica e la divertente confidenza con gli dei dell'Olimpo, conciliando con originalità e astuzia un immaginario molto à la page con il puro intrattenimento cinematografico.

Paolo Biamonte

 

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