Aggiornato il Agosto 1, 2016 da Il Guru dei Film
Nel 2015 Luc Besson era stato trascinato in tribunale con l’accusa di plagio da John Carpenter: il film Lockout scritto e prodotto dal regista francese era troppo simile al suo leggendario 1997: Fuga da New York …
Ora la Corte d’Appello francese, dopo il ricorso presentato da Besson, ha dato ragione a John Carpenter e ha condannato il regista del Quinto Elemento a un risarcimento di mezzo milione di dollari, ben inferiore alle richieste avanzate dai legali dello scrittore-regista americano che pretendevano danni per a 2,2 milioni di dollari.
In 1997: Fuga da New York di John Carpenter, uscito al cinema nel 1981, la città americana era diventata ormai un carcere di massima sicurezza, dove erano rinchiusi i criminali più pericolosi del paese. Al protagonista Jena Plisskens veniva affidato il compito di evadere e salvare il Presidente degli Stati Uniti il cui aereo si era schiantato all’interno del perimetro di New York, in cambio della libertà.
In Lockout, la pellicola del 2012 scritta e prodotta da Luc Besson, invece si immaginava che la figlia del Presidente americano guidasse una missione umanitaria su MS One, una prigione di massima sicurezza orbitante, dove erano reclusi i criminali più pericolosi. Durante una ribellione, la ragazza veniva presa in ostaggio e la sua unica speranza di salvezza era un ex agente condannato ingiustamente al quale veniva promessa la libertà se avesse portato a termine la missione.
Per il tribunale francese oltre alla somiglianza generale delle due trame, ci sono troppi elementi chiave in comune che vanno oltre le similutidini consentibili tra cosiddetti “film di genere”: entrambi gli eroi raggiungono la meta in aereo, hanno a che fare con un capo dei ribelli con uno strano braccio destro, trovano una valigia, incontrano un compare che poi muore e non consegnano alle autorità documenti segreti che trovano durante la missione.