Aggiornato il Marzo 15, 2012 da Il Guru dei Film
Il kolossal Disney sulle incredibili avventure dell'eroe John Carter.
John Carter, valoroso veterano della Guerra di Secessione, nella ricerca di una cava d'oro finisce in un portale spazio-temporale che lo trasporta sul pianeta Marte. Nel nuovo mondo, popolato da strane creature, imperversa una guerra tra due predominanti fazioni ormai al culmine della resa dei conti. L'arrivo di John Carter sconvolge i piani di alcune entità dai super-poteri che ordiscono nascoste un oscuro disegno: il ragazzo dalla straordinaria forza si prende a cuore le sorti della coraggiosa principessa Dejah Thoris, la promessa sposa del malvagio Sab Than.
Dopo avere fatto sognare generazioni di lettori e influenzato buona parte dell'immaginario fantastico approda, a un secolo di distanza dalla pubblicazione originale, l'adattamento live-action del ciclo di John Carter di Marte creato dallo scrittore Edgard Rice Burroughs. La pellicola è una mega produzione Disney, circa 250 milioni di $ (da sommare a cifre incontrollate per il marketing) che rischiano di rivelarsi un clamoroso flop. Al momento il riscontro al box office è contrastato, deludente il risultato in U.S.A. (il mercato più importante) mentre lascia ben sperare l'accoglienza delle platee internazionali. Insuccesso commerciale o meno "John Carter" è un blockbuster spettacolare dal sapore classico, degna opera da posizionare accanto i migliori esponenti del genere (kolossal), come il recente "Avatar" e la saga di "Guerre Stellari", tutte pellicole dal denominatore comune che porta il nome di Egard Rice Burroghs. L'unico torto di "John Carter" infatti è quello di arrivare ultimo e apparire risaputo, in realtà sono le avventure dell'eroe archetipo John Carter ad essere state saccheggiate in lungo in largo, da Cameron a Lucas, e servite da spunto per svariati autori: si pensi al ciclo letterario di "Ilium"di Dan Simmons, una saga in cui i personaggi si tele-trasportano grazie a gingilli-medaglioni magici e "morfizzano" a piacimento le sembianze umane per nascondere la vera identità.
Reduce dagli strepitosi successi nel campo dell'animazione di "Alla ricerca di Nemo" e "WALL-E", il regista-sceneggiatore Andrew Stanton ha avuto carta bianca dalla Disney per creare un nuovo mondo sci-fi-fantasy ambientato su Marte, qui chiamato Barsoom, salvo poi essere coinvolto/costretto in scelte non felici, come la decisione discutibile di togliere dal titolo la dicitura Marte per non urtare (sembra) l'interesse del pubblico femminile. La riprova della rivoluzione digitale della computer grafica in atto in questi anni, esplode in "John Carter" in effetti speciali straordinari, tutte le creature sono magnifiche e le scenografie sono semplicemente grandiose e dal respiro epico, un comparto tecnico eccezionale che fa il paio al precedente "Tron Legacy" della Disney. Il prologo è ben costruito, ambientato sulla terra in piena epoca western, viene introdotto anche il personaggio Burroughs in onore dell'autore che deve gran parte della fama per la creazione, tra gli altri, dell'eroe Tarzan. Il protagonista John Carter ha il volto di Taylor Kitsch, poco conosciuto al grande pubblico si dimostra all'altezza della situazione, grande presenza fisica e perfetto nel ruolo dell'eroe sempre alla ricerca di qualcosa, che sia una cava d'oro, o una località misteriosa, per sedare il vuoto che ha gettato un'ombra nel suo cuore, inerente a una perdita dolorosa che viene suggerita con dei brevi flash-back.
Il cast prosegue con nomi di scarso richiamo, il più famoso è forse William Dafoe ma è irriconoscibile nelle vesti "digitali" dell'alieno Tars Tarkas, un personaggio che diviene fondamentale nel corso della storia e appartenente a una mostruosa razza dalla pelle verde munita di più arti. Viene alla ribalta la principessa Dejah Thoris di Lynn Collins, guerriera coraggiosa dalla bellezza dirompente, per una muscolatura tonica accompagnata da una linea sensuale come solo un'amazzone disegnata da Frank Frazetta. Indimenticabile. "John Carter" presenta un mondo dominato dalla lotta tra due fazioni che si affrontano nei cieli marziani librandosi con astronavi ultra-leggere ma dalla potenza di fuoco distruttrice come si può apprezzare nelle prime esplosive immagini sul Barsoom. Il design generale riflette una tecnologia dal sapore steampunk, le città sembrano vestigia di un passato indefinito mentre i vestiti ricordano i paramenti dell'antica Roma, sullo sfondo un pianeta desertico e bruciato ripreso in scorci di incredibile bellezza.
John Carter mette in mostra le doti da combattente maturate in anni di guerra sulla Terra, l'atmosfera marziana inoltre lo aiuta a compiere balzi prodigiosi, le sequenze che lo vedono saltare in situazioni spericolate sono numerose e danno la birra a qualsiasi comic-book movie visto di recente. L'umanità del protagonista traspare anche nel rapporto con il bizzarro Woola, un "cane" marziano, un fedele amico provvisto di una velocità super-sonica che viene in soccorso in più di un'occasione a infondere divertimento e ulteriore spettacolo. Il dramma si fonde bene con l'umorismo, poco sfruttato ma il personaggio spiritoso di James Purefoy è uno spasso, e l'azione è ben dosata lungo una vicenda che si apre all'esplorazione di lande affascinanti e incontri ravvicinati con mostri e creature di ogni tipo, con al centro l'eroe John Carter trascinato nella lotta dalla bella Dejah Thoris.
Le ottime musiche di Michael Gioacchino completano un'opera dall'impatto visivo enorme, il culmine è la scena dello scontro nel deserto con John Carter assaltato da orde di nemici, il montaggio alternato e l'incedere dell'azione vibrano di emotività pura, quella che forse manca in altri frangenti più ordinari ma non per questo non meno riusciti. A reggere la parte dei villains i misteriosi Therns, esseri superiori capaci di tele-portarsi e trasformarsi, guidati dal leader Matai Shang di Mark Strong che manipola anche l'irruento Sab Tan di Dominic West. "John Carter" è il "Lawrence d'Arabia" del nuovo millennio, Stanton omaggia il film di David Lean con l'immagine degli animali-alieni che avanzano quasi indistinti nel deserto, un film che torna a infiammare lo spirito d'avventura e la voglia di nuovi mondi e possibilità. Grande cinema. In attesa di un (im)possibile sequel.
Tiolo Originale: "John Carter"
Paese: U.S.A.
Rating:9/10